Tutta la verità sul mondo Mercedes in F1: ecco cosa ha rivelato, un ex pilota che ha vissuto diversi anni, nei box della scuderia tedesca
La Mercedes ormai da diverse stagioni, continua ad offrire il proprio “primo sedile” a Lewis Hamilton. Il pilota britannico più che essere parte del team ormai, è proprio uno di quelli che hanno voce in capitolo anche all’interno dei box di Brackley. L’unica differenza con gli anni precedenti è che oggi, alle spalle di Lewis c’è un secondo pilota giovane e forte, che reclama il suo spazio a gran voce.
Ormai questi sono gli ultimi anni di Hamilton in F1, ricordiamo che si parla di uno sportivo che a gennaio compirà 39 anni. Certo, vista l’età di Alonso che ancora non molla, il britannico potrebbe averne ancora per diverso tempo, ma è anche giusto iniziare a dare spazio per gli anglo-tedeschi ad un pilota affamato come George Russell. Per il connazionale, Hamilton potrà certamente fare da chioccia mentre in passato non doveva essere facile condividere con lui i box.
Nelle ultime ore ha parlato della sua condizione alla Mercedes, proprio un ex compagno di scuderia di Sir Lewis. A Motorsport ha fatto sentire la sua voce il classe ’89, Valtteri Bottas, non più alla Mercedes e da due anni impegnato con i colori dell’Alfa Romeo. Dopo essere arrivato dalla Williams proprio come Russell, il finlandese ha vissuto cinque stagioni con il marchio tedesco, prima di salutare per un club con pretese minori, Alfa Romeo appunto, nel 2022.
Bottas ha ammesso di aver vissuto un vero e proprio periodo di depressione sportiva nei cinque anni in cui era in argento e nero. A parte il periodo no vissuto in scuderia, il finlandese però non finge di non sapere che il proprio ex compagno di scuderia era davvero forte ed infatti, ecco cosa ha detto Bottas: “Con Lewis, solo nell’ultimo anno ho potuto accettare che, a parità di macchina e per un lasso di tempo di un’intera stagione, ho fatto davvero fatica a batterlo e che probabilmente lui è migliore in certi settori“.
La verità però che non tutti conoscono a proposito di cosa succedeva nei box della Mercedes, il classe ’89 se la lascia scappare, ammettendo: “Ora non ho rimpianti perché era una situazione difficile per me, visto che avevo un contratto annuale. Sapevo che se avessi voluto lottare per il titolo, sarei stato sepolto in questa squadra. Se avessi iniziato a fare lo str*nzo, avrei perso il mio lavoro molto facilmente. Potevano sempre prendere qualcun altro”.
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