Ecco cosa è successo dietro le quinte della Formula 1 non molto tempo fa: a quanto pare, un GP doveva essere cancellato dal calendario ma…
Sembra che non si riescano mai a piacere al cento per cento le società che danno il nome ai team di Formula 1 e la classe arbitrale di questo sport. Anno dopo anno sono sempre molte le scelte che non soddisfano a pieno le scuderie e le discussioni sono ormai all’insegna del giorno. Anche nelle settimane in cui la F1 è ferma come ora, si possono leggere varie notizie di possibili polemiche e dichiarazioni non a favore della FIA, ma questo fa anche un po’ parte dello spettacolo del Circus.
Sicuramente non si può piacere a tutti, specie quando c’è da prendere decisioni nette come per esempio quella dell’ultima settimana del 2021 che poi vide vincere il primo Mondiale a Max Verstappen a sfavore di Lewis Hamilton. L’inglese perse il titolo a pochi giri dalla fine del campionato e naturalmente quello fu l’anno dove le parole di Toto Wolff contro i commissari furono riprese per almeno due mesi.
F1: la verità che nessuno sapeva
Addirittura il pilota britannico preferì il silenzio stampa dalla fine del campionato fino alla primissima uscita di quello nuovo ed anzi, qualcuno pensò anche che si fosse ritirato. Ci sono però anche dirigenti che non si lasciano andare subito e che magari però raccontano qualche verità parecchi anni dopo. Il caso specifico delle scorse ore ci riporta all’ex Team Principal della Ferrari, Jean Todt.
Il francese è anche stato presidente della FIA e negli ultimi anni rilascia spesso interviste dove quasi sempre fa anche il nome di Michael Schumacher, tema ricorrente delle sue interviste. Oggi invece, parlando a L’Equipe, Todt ha ammesso che nel passato della F1 c’è sicuramente una scelta sbagliata. Conoscete il temine Crashgate? Tratta del famoso scandalo del 2008 dove si presume che Nelson Piquet jr, sia andato di proposito a muro in Singapore per far entrare la safety car.
La combine emersa diventò protagonista assoluta di una delle pagine più nere degli ultimi anni della Formula 1 e Todt è tornato ora, ben quindici stagioni sportive dopo, sull’argomento. Ecco cos’ha detto l’ex dirigente sportivo: “Ora, con una prospettiva più chiara, credo che avremmo dovuto considerare la cancellazione del Gran Premio di Singapore del 2008. La rivelazione che coloro che gestivano il campionato all’epoca potessero essere a conoscenza di ciò che era realmente accaduto cambia la percezione dell’evento”.
Todt continua specificando che se è vero quello che si presume, ovvero che chi era al comando dello sport in quel momento sapesse cosa stesse accadendo, ne andrà in futuro della credibilità non solo della F1 ma di tutto lo sport in generale agli occhi dei tifosi. “È fondamentale che la verità venga alla luce per preservare la fiducia nello sport”, ha aggiunto il francese.