Domenica scorsa è calato il sipario sul mondiale di F1 2023, ma le polemiche sono tutt’altro che finite: il pilota della Toro Rosso fa scoppiare un vero e proprio caos.
A volte sembra proprio che certe cose in F1, debbano succedere per forza. Anche con i piloti mentalmente in vacanza infatti, continuano le polemiche e gli strascichi, sul Mondiale appena concluso. Malcontenti che spesso e volentieri finiscono per rovinare anche interi week-end, proprio come è successo ad Abu Dhabi. Non è certo la prima volta che i media raccolgono dai piloti, esternazioni polemiche a gare concluso ma stavolta, a campionato già largamente concluso, nessuno se lo aspettava davvero.
Alla fine comunque, c’è sempre qualcuno che ricorda che la FIA potrebbe fare di più ed in questo caso è proprio uno dei due piloti Red Bull a far sentire i suoi “mal di pancia”. Si tratta del numero ’11’ della griglia, il messicano Sergio Perez che ha certo parlato delle proprie opinioni personali, ma che potrebbe nelle sue dichiarazioni racchiudere anche le preoccupazioni di altri piloti che anche l’anno prossimo si ritroveranno in pista con lui. Ricapitoliamo l’accaduto.
Tutto risale al tocco della vettura blu con i tori rossi a quella arancione di Lando Norris dell’ultimo fine settimana. Sono tanti a pensare, tra esperti ed appassionati, che certo ci siano stati in passato altri contatti meno puniti, mentre Perez a Yas Marina ha subito 5 secondi di penalità. Sarà l’adrenalina della corsa velocissima in auto, o magari il ritorno di qualche sfogo passato tenuto dentro, ma quei cinque secondi che proprio non sono andati giù a Perez, sono stati assolutamente fatti notare dal nativo di Guadalajara.
Alla fine della corsa, come di consueto, anche il numero due della Red Bull ha incontrato la stampa e lì si è notato che fosse su tutte le furie. ‘Checo’ Perez, ha infatti ammesso senza mezzi termini: “Gli steward sono una barzelletta. Non ci posso credere, voglio dire, sono stati molto scarsi quest’anno, sembra quasi uno scherzo. È stato davvero uno scherzo. Non posso credere che mi abbiano penalizzato per questo. Mi dispiace per voi ragazzi, avremmo meritato un podio in pista, ma sapete che questi commissari non sono al livello della Formula 1. Ma chi erano?”, ha poi chiuso, dispiaciuto per lo staff della scuderia.
I commissari, sentite le parole del messicano hanno poi chiesto la presenza del trentatreenne nella loro stanza dopo le sue dichiarazioni. Perez si sarebbe formalmente scusato, ma la F1 ha comunque redatto un comunicato di richiamo. Tra le righe, c’è soprattutto quella che ricorda al classe ’90, parlando dei commissari: “Hanno spiegato al pilota che non hanno alcun problema se qualcuno non è d’accordo con le loro decisioni, tuttavia i commenti che equivalgono a insulti personali sono una violazione del Codice Sportivo Internazionale“.
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