Il campionato del mondo di Formula 1 si è concluso solo poche ore fa, eppure per la Mercedes ci potrebbero essere degli strascichi pesanti: che guaio con George Russell!
Come ogni anno, gli appassionati di Formula 1, sanno benissimo che arrivare alla sosta invernale, non significa affatto chiudere definitivamente i battenti fino all’anno successivo.Il Circus offre spunti praticamente ogni giorno e questo grazie alle voci degli ingegneri, al mercato piloti, o alle dichiarazioni degli piloti stessi. Ora sono tutti in vacanza ma già tra poche settimane, già si ripartirà con i preparativi per la nuova stagione.
Un pilota però, non ce la faceva proprio ad andare in vacanza e a rilassarsi fino alla ripresa. Il pilota della Mercedes George Russell ha infatti voluto parlare della sua scuderia e questo non farà per niente piacere al team anglo-tedesco. Il classe ’98 infatti ha aspettato l’ultimissimo giorno di lavoro per parlare senza freni e davanti alle telecamere, facendo davvero intendere che, quella di Yas Marina era praticamente una data che aspettava da tempo per sfogarsi.
Russell: Mercedes da rifare
Russell è al secondo anno sul sediolino della Mercedes e quasi sempre è apparso pacato e sereno nelle sue dichiarazioni. Il carattere che ha sempre contraddistinto l’inglese ha fatto sì che moltissimi spettatori iniziassero a fare anche un po’ il tifo per lui. In fondo, avere 25 anni e sapere che come compagno di scuderia si ha un cannibale come Lewis Hamilton non dev’essere affatto facile.
Altra cosa però che non è stata semplice, lo svela proprio il nativo di King’s Lynn, è stata guidare la Freccia d’argento del 2023. I prototipi della Mercedes del campionato chiusosi poche ore fa, non erano, da quanto fa capire Russell, così competitivi da poter immaginare grandi vittorie. 160 i punti totali messi in cascina dal giovane ex Williams che ha ammesso dopo la Gara di Abu Dhabi di essere contento di aver corso per l’ultima volta con la W14.
Questo, è quanto spiegato più tecnicamente dal pilota che corre con la numero ’63’: “È sicuramente un’auto molto impegnativa da guidare e credo che questo sia dimostrato dal passo mio e di Lewis”. Nonostante il secondo posto finale nella Classifica Costruttori, a Brackley quindi sanno già di dover lavorare duro. Russell, ha chiuso così il suo pensiero: “Credo che nel corso della stagione abbiamo unito le prestazioni in qualifica, ma non abbiamo mai lo stesso passo, o io sono quattro decimi avanti o lui è quattro decimi avanti. Questo dimostra quanto sia difficile trovare il punto giusto”.