Sono tantissimi gli elogi piovuti su Jannik Sinner dopo la conclusione delle ATP Finals di Torino ma molti probabilmente, erano elogi di circostanza; Quello che gli e’ arrivato ieri pero’, non lo e’ decisamente, ed e’ uno di quei plausi che ad un giocatore, fa davvero piacere…
Nel giro di circa dieci mesi il giovane Jannik Sinner è andato incontro ad una parabola ascendente senza precedenti. Le sue evidenti migliorie dal punto di vista tecnico e tattico hanno dato i loro frutti, portandolo a battere non solo il consacrato numero uno al mondo, ma anche a giocarsi una finale di spessore con lui.
Finalmente che purtroppo l’idolo nostrano non ha vinto, ma che gli ha garantito un posto nell’Olimpo del tennis.
Sinner elogiato dal team di Djokovic
La finale persa da Sinner contro Djokovic, valida per il torneo ATP, non è stata affatto una totale disfatta. Anzi, per certi aspetti si è rivelata un vero e proprio successo senza precedenti. Innanzitutto dal punto di vista mediatico, essendo la partita di tennis più vista di sempre. Ben 6,7 milioni di telespettatori distribuiti in tutto il mondo.
Un pubblico nutrito sia dal vivo che nelle piattaforme televisive, a sottolineare come il tennis stia acquisendo sempre più rilevanza e autorevolezza anche a giovani leve come Jannik. Del suo prezioso operato se ne sono accorti tutti quanti. In particolare gli addetti del team del suo avversario, i quali gli hanno riconosciuto tutti i meriti possibili.
Lo stesso fuoriclasse serbo ha provveduto ad incensare il suo giovane oppositore. Di lui ha detto che il 2024 per lui sarà un anno formidabile, e che probabilmente potrà vincere addirittura qualche Slam. Una vera e propria benedizione, nei confronti di un’atleta che alla sola età di 22 anni ha già il suo nome inciso nella storia.
Non solo il celebre tennista ne ha parlato bene, ma anche colui che ne ha guidato il percorso: Goran Ivanisevic. L’allenatore di Nole ha detto di sentirsi in dovere di ringraziare Sinner, per varie motivazioni. In primo luogo per l’ottima performance messa in gioco, contro un avversario non comodo e soprattutto senza un decimo della sua esperienza (almeno al momento).
In secondo luogo, per aver “spinto Nole in semifinale” battendo Rune. Il discorso si è poi chiuso sostenendo come ci sia anche Alcaraz tra i candidati ad un futuro florido nel tennis. Ma che nella storia ci sarà posto anche e soprattutto per l’italiano, che da qui ai prossimi anni ci stupirà ancora di più.