Una storia alquanto singolare, quella legata alla vita privata dell’ex bianconero che si è trovato, di punto in bianco, a dover rinunciare ad una cosa a cui era affezionatissimo…
Vi ricordate del calciatore nella foto? Per chi non lo avesse riconosciuto subito lui è l’ex capitano della nazionale di calcio ghanese, Asamoah Gyan. Gyan ormai è un ex calciatore, essendosi ritirato nell’estate del 2021 dopo aver giocato la sua ultima stagione con una squadra della sua nazione, il Legon Cities. Forse i più giovani non ricorderanno che questo ottimo calciatore iniziò la sua carriera passando proprio per l’Italia.
Nel 2003 infatti Asamoah passò dai ghanesi del Liberty Professionals all’Udinese, squadra sempre brava a riconoscere i migliori talenti. Dopo averlo prestato anche al Modena per due anni, condusse poi due belle stagioni nella massima serie italiana proprio con i friulani. Con i Canarini giocò 54 partite, mentre poi ad Udine, il centrocampista/attaccante giocò per 40 volte.
Oggi il ghanese ha 37 anni, non gioca più ma per il momento neanche allena o si concede a ruoli dirigenziali. Forse il povero Gyan non ha avuto tempo per studiare per i nuovi incarichi, visto che aveva a che fare con delle vicissitudini personali che andremo a trattare. L’ex punta ha divorziato da poco con sua moglie e fin qui nulla di strano. La sua però è una storia davvero singolare per quanto deciso dal Tribunale nei suoi confronti.
Il tribunale che si è espresso sulla vicenda familiare dell’atleta infatti, lo ha obbligato, non solo a provvedere al mantenimento della sua ormai ex moglie e dei suoi figli, ma a rinunciare anche un attività a cui l’ex bianconero era affezionatissimo. Nella sentenza probabilmente ha contato anche il fatto che il classe ’85 è il padre biologico dei tre figli della coppia. Il fatto abbastanza singolare è che Asamoah ha dovuto lasciare a Gifty Gyan, questo il nome della ex consorte, un distributore di benzina.
Stando alle notizie filtrate sulla vicenda inoltre, l’ex calciatore, sarà costretto a lasciare all’ex consorte, anche una casa ad Accra ed una nel Regno Unito. La sentenza infatti descrive esattamente ciò che è avvenuto negli ultimi anni e spiga anche che, la mamma dei tre ragazzi mentre la famiglia era ancora unita, avrebbe contribuito finanziariamente e in maniera importante, all’acquisto di tutte le proprietà sopra citate.
La vicenda ora come ora, visti i milioni di euro che guadagna un calciatore, può sembrare inverosimile ma bisogna anche ragionare sul fatto che non tutti i giocatori di calcio, guadagnano cifre spropositate e soprattutto, non tutti li guadagnano per anni e anni. Di certo Gyan non è stato certamente uno dei calciatori più pagati degli ultimi anni, ma allo stesso modo immaginiamo che, malgrado lo stesso calciatore, fosse affezionato al distributore, non vada di certo fallito per quanto richiestogli dall’ex compagna.
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