Battere il Numero Uno del tennis mondiale non è mai un lavoro facile, se poi il leader della classifica ATP si chiama Novak Djokovic, l’impresa è ancora più ardua, eppure il nostro Sinner martedì ci è riuscito, ma quale è stato il suo segreto?
Una gara che ha fatto la storia del tennis moderno e non lo diciamo solo perché alla fine l’ha spuntata Jannik Sinner. Probabilmente una gara del genere lo sarebbe stata già a priori, visti i recenti precedenti, sempre combattutissimi. Quella di ieri è stata la prima vittoria del tennista italiano sul campione serbo ma in molti si augurano che sia stata anche una sorta di “passaggio di consegne” tra il passato ed il futuro. L’altoatesino contro Nole Djokovic ha giocato infatti una gara praticamente perfetta, finendo per battere il leader dell’ATP per 2 set a 1. Lo stesso serbo al termine della gara ha fatto i complimenti a Jannik per il coraggio messo in campo, ammettendo anche che la vittoria è stata meritata.
Visto che le Finali dell ATP si stanno giocando a Torino, Sinner ha avuto la fortuna di poter gareggiare e vincere davanti al proprio pubblico. Una vittoria prestigiosissima che però non ha ancora portato in tasca nulla, al tennista altoatesino. Sì, perchè ora Jannik dovrà vedersela ancora con Rune per conquistare una semifinale che, nonostante le vittorie su Tsitsipas e sopratutto su Djokovic, per ora è tutt’altro che conquistata. Il futuro lo conosceremo nelle prossime ore, di fatto però la vittoria sul numero 1 del ranking resta.
Capolavoro Sinner: batte il numero 1
Una gara che ha divertito per colpi di scena e giocate, tutti e due hanno avuto la possibilità di vincerla ma soprattutto, anche chi ha perso ha stancato molto l’altro, visto che il match in totale ha sfiorato le tre ore di durata. Naturalmente anche Sinner, 22 anni, ha detto delle belle parole per il suo avversario, spiegando che quando vede Djokovic lui vede la perfezione. Certamente si riferiva anche alle gare guardate dal di fuori perché poi una volta in campo si pensa solo a vincere e lui lo ha fatto ed anche bene.
L’altoatesino nelle interviste post gara poi, ha anche spiegato quanto sia stato difficile il match, raccontando un particolare: “Mi aspettavo un match duro, il pubblico ha cercato di aiutarmi. Giocare a Torino contro il numero 1 con questa atmosfera è il massimo”. Dopodiché, l’ammissione su una cosa che un po’ tutti avevano percepito: “Alla fine sono stati pochi i punti che hanno fatto la differenza tra di noi“.
Ancora un plauso allora a questo fantastico tennista che seppur molto giovane, ha saputo tenere alta la concentrazione in ogni singolo game, proprio perché a volte basta un punto a decidere una gara di questo genere.
Al termine dell’incontro anche Sinner ha riempito di complimenti il rivale, ed ha precisato: “Tatticamente abbiamo preparato bene la partita. Avevo già battuto il numero 1 quando era Carlos Alcaraz, ma con Djokovic è un’altra cosa: lui lo ammiravo in televisione”.