Incredibile ma vero: un club della Bundesliga ha deciso di licenziare in tronco, uno dei suoi giocatori più pregiati; Il motivo? Una cosa accaduta fuori dal campo
Quando una società licenzia uno dei suoi tesserati, le motivazioni possono essere le più disparate. Una decisione del genere può essere generata da motivi più o meno seri, ma quasi sempre se una società arriva, ad un gesto del genere, le motivazioni sono sempre importanti. Infatti in questo caso, per quanto si possa essere d’accordo o meno con la decisione, la causa scatenante del provvedimento è particolarmente importante
Si tratta di una questione spinosa e discussa da tutti, che non riguarda principalmente il calcio: ecco cosa è successo.
Il club ha licenziato il giocatore: per quale motivo?
Ci troviamo in Bundesliga, più precisamente nell’omonima città di Mainz. nel pieno di un contesto politico e territoriale che sta coinvolgendo il mondo intero. Sono tutti a conoscenza del conflitto tra Israele e Palestina, in uno scenario di guerra e desolazione come la striscia di Gaza.
Al seguito di questa vicenda, i giocatori che si sono espressi in merito sono numerosi. Al fronte di questa forte ondata di opinionismo collettivo, numerose società hanno reagito a loro totale discrezione. Ebbene, il club tedesco ha adottato probabilmente uno dei metodi più “scomodi” possibili, licenziando come da titolo il suo giocatore.
Il protagonista è Anwar El Ghazi, centrocampista classe 1995. Il giocatore olandese è approdato al club tedesco proprio per la stagione corrente, disputando appena due presenze in campionato. Saranno purtroppo le uniche due, considerando che il club per via delle sue azioni fuori dal campo ha scelto di “risolvere” il suo contratto.
Il motivo? Dei pareri totalmente pro Palestina rilasciati sui social dallo stesso giocatore. Ad aver messo nei guai il classe 1995 è stata una storia pubblicata sul seguitissimo profilo Instagram del giocatore, che poi la società ha ritenuto meritevole di una sanzione salata. Decisione inspiegabile a detta di molti tifosi, che ha immediatamente replicato sui suoi canali ufficiali rispetto a quanto deciso.
Il giocatore ha ribadito come il suo supporto non sia affatto paragonabile a ciò che sta realmente accadendo presso Gaza, dicendo inoltre che esprimerà sempre le proprie idee, anche al costo di rimanere l’unico a farlo. Costi quel che costi, cosa che in questo caso gli è costato un contratto col suo ormai ex club. I tifosi si sono ovviamente schierato quasi totalmente a favore del giocatore, che a sua volta ha gradito molto la vicinanza dei suoi supporter più fedeli.