Qualche giorno fa è tornato virale in rete, un episodio avvenuto in Germania qualche stagione fa. Si trattò di un episodio decisamente spiacevole e fu addirittura la FIFA in prima persona, a sanzionare l’autore del gesto, con una pena esemplare…
Molti di voi ormai sicuramente non lo ricorderanno più, ma la rete in questo, ci viene sempre in aiuto… Qualche anno fa nel calcio tedesco accadde un episodio che lasciò letteralmente tutti a bocca aperta. La Germania infatti, si è sempre schierata a tutela dei valori umani, specie nello sport, eppure in quella occasione, il calcio tedesco venne colto di sorpresa e fu costretta ad intervenire addirittura la FIFA in prima persona, per ribadire a tutti, la propria posizione in merito a a quanto accaduto.
Il contesto fu quello di una partita di calcio, e anche se il fatto è accaduto ormai diverso tempo fa, è tornato più attuale che mai grazie alle diverse campagne che si stanno susseguendo in tutti i paesi in questo periodo, a favore delle donne che giorno dopo giorno, sono costrette a a subire dagli uomini, violenze fisiche e psicologiche di ogni tipo.
Ecco cosa successe durante una partita di calcio
Ci troviamo in Germania, più precisamente in ambito di Zweite Liga o Bundesliga 2, ovvero la serie B tedesca. Ebbene per quanto quest’ultima sia un campionato di seconda fascia, è da molti considerato un ottimo campionato da cui pescare talenti e quindi è anche noto alla cronaca estera per essere di buonissimo livello. Purtroppo però quella volta il motivo per cui la Zweite Liga salì alla ribalta non fù altrettanto lusinghiero. Parliamo di quanto fece durante una gara della suddetto torneo, dal centrocampista turco Kerem Demirbay.
A causa di una decisione arbitrale dal suo punto di vista palesemente sbagliata, il centrocampista attualmente in forza al Galatasaray pensò che fosse una buona idea, rivolgersi al direttore di gara, con dei commenti fortemente sessisti. Si perchè in quella occasione, a dirigere la gara era Bibiana Steinhaus, ovvero una direttrice di gara che tra l’altro ha poi recentemente arbitrato, anche la finale delle Olimpiadi di calcio femminile di Londra, tra Giappone e Stati Uniti. L’episodio avvenne durante la gara tra Fortuna Düsseldorf e Francoforte e l’arbitro, dopo aver mostrato al centrocampista turco il cartellino rosso, si è sentì dire: “You should stick to the kitchen“.
Un chiaro invito, tra l’altro decisamente scortese, a “ritornare in cucina”, luogo che secondo gli stereotipi tipicamente sessisti sembrerebbe (erroneamente) appartenere solamente alle donne. Un’uscita infelice, che costò al giocatore un provvedimento diretto della FIFA, che prese immediatamente posizione sull’accaduto.
Punizione esemplare, ma perchè avvengono queste cose?
Quel comportamento costò al calciatore uno stop di 5 partite, più la presenza certificata dello stesso ad una partita di calcio femminile professionistico. Un modo efficace per avvicinare il calciatore a quello che erano e che sono tuttora, i reali valori delle donne, anche in ambito calcistico. L’episodio in questione pur non essendo attuale, fu decisamente uno dei più deprecabili mai accaduti in Germania.
In quella occasione, il giocatore turco segnò una doppietta e molto probabilmente, fu colto in contropiede da quanto subito dal direttore di gara. Lo stesso Demirbay però, non contento di quanto detto in precedenza, mentre usciva dal campo rincarò la dose dicendo: “nel calcio non c’è posto per le donne”, peggiorando di molto la sua situazione agli occhi della stampa. Il calciatore poi a mente fredda si scusò, ma rimane il gesto deprecabile che, seppur fatto in trance agonistica, non ha nessuna giustificazione. L’episodio probabilmente è proprio il classico esempio di come purtroppo troppo spesso, l’uomo tende a sentirsi superiore alla donna che ha davanti e se la stessa, per un qualsiasi motivo, ha più importanza di lui in un determinato frangente, lui perde la testa e soprattutto perde il controllo…