Thierry Henry è stato uno degli attaccanti più forti di tutti i tempi e dall’alto della sua esperienza, ha lasciato tutti senza parole…
L’ex Juve ed Arsenal Thierry Henry è stato decisamente uno dei calciatori più iconici del calcio degli ultimi 20 anni. Giocate di qualità, lampi da fenomeno e colpi da vero fuoriclasse, hanno fatto di lui un giocatore a dir poco eccezionale. Il francese ancora oggi, a distanza di parecchio tempo è ancora considerato uno degli attaccanti più forti in assoluto.
Nel corso di una recente intervista l’ex blaugrana e Juventus ha avuto modo di parlare di quello che per lui è il miglior allenatore di sempre. Per quanto la sua risposta possa sembrare scontata, in realtà non lo è affatto.
Henry parla del miglior allenatore di tutti
Di recente “Titì” Henry ha avuto modo di parlare di quello che per lui è il miglior allenatore della storia. Si tratta a tutti gli effetti di uno dei tecnici più vincenti di sempre, dunque il suo parere non è affatto influenzato da chissà quali bias. Tuttavia risulta comunque un’uscita inaspettata, che il pubblico ha accolto con grande sorpresa.
Ma la cosa che ha lasciato i tifosi ancora più di stucco, è un tratto caratteriale in particolare che l’ex fuoriclasse francese ha potuto riscontrato. L’allenatore a cui si riferisce è ovviamente Pep Guardiola, che ha avuto il privilegio di allenarlo proprio durante il suo periodo di permanenza al Barcellona.
Di lui, durante una puntata del podcast di tre ex calciatori, Henry ha detto che è “l’allenatore migliore che abbia mai visto”. Non è difficile credere alle sue parole, visti i traguardi ottenuti e che ancora oggi ottiene anno dopo anno. Successivamente però, lo ha definito come un allenatore vincente ma al tempo stesso “spietato”, citando testualmente le sue parole.
In alcune partite il francese ex Arsenal per alcune trasferte si è dovuto addirittura accomodare in tribuna, per scelte tecniche o motivazioni tutt’ora ignote. Il motivo in realtà, per stessa ammissione dell’ex attaccante era molto più semplice di ciò che si pensasse: qualcuno gli aveva rubato il posto.
Benché finire in tribuna non faccia piacere a nessuno, capirne i motivi e non biasimare coloro che prendono certe decisioni è un atto di grande umiltà e saggezza.