In un’intervista rilasciata di recente, Walter Sabatini ha rivelato di aver sostenuto un incontro davvero insolito con un suo collega
Walter Sabatini è senza ombra di dubbio uno dei personaggi più curiosi che ci siano nel mondo del calcio nostrano. Dirigente sportivo di Roma e Salernitana, oltre a tante altre realtà, ha sostenuto di recente un intervista di grande valore.
Il professionista ha infatti raccontato un aneddoto che lo ha riguardato in prima persona. Nel quale ha potuto scendere nei dettagli di uno dei suoi numerosi colpi in entrata, che poi per via di varie vicissitudini non si è avverato.
Sabatini ritorna al passato
Il popolare ds ha concesso un’intervista alla pagina “Cronache di Spogliatoio”, per una puntata facente parte di una rubrica ricorrente. Nel corso di questa intervista l’uomo ha raccontato un aneddoto che lo ha visto coinvolto in primo luogo.
Non molto tempo fa si era fatto un gran parlare del potenziale approdo di Bielsa sulla panchina della Lazio. L’affare non si era poi concretizzato per via di un dietrofront dell’ultimo minuto. Il solito cambio di idea del Loco, chiamato in questo modo non a caso. Detto ciò, non tutti sanno che l’allenatore sarebbe potuto andare anche alla Roma.
A quanto pare Sabatini avrebbe voluto ingaggiare l’allenatore sudamericano ai tempi del suo trascorso in giallorosso, per poi fare in modo che l’incertezza e la paura potessero prendere il sopravvento. Situazione più che legittima, considerando tutte le azioni di cui l’uomo si è reso autore.
Di fatti, nella stessa intervista il ds ha rivelato di aver avuto paura di ingaggiare il tecnico. I due si sono incontrati su una panchina vicino ad un numero civico ben precisato, che sarebbe dovuto essere il luogo dell’appuntamento. Così, come in una scena del film Forrest Gump, i due hanno avuto modo di disquisire per ore e ore circa la trattativa in questione.
La location scelta è stata Madrid, in un posto poco noto ai cittadini. L’allenatore si era già informato adeguatamente su tutti i giovani della Primavera giallorossa del periodo, esibendo inoltre una piantina della struttura di Trigoria, centro di allenamento della Roma. Tra le sue bizzarre direttive c’era stata anche la disposizione dei muri nel perimetro.
Così, con una punta di malinconia, il ds si è detto oltremodo rammaricato per non averlo potuto ingaggiare. Non deve essere stata una decisione facile, per l’uomo di mercato originario di Marsciano.