Una delle tante sfide dialettiche avute da José Mourinho con un collega, è stata da poco riportata alla luce, dall’esperto di calcio internazionale Fabrizio Romano. In quel frangente lo Special One ebbe a che ridire addirittura con Johan Crujiff…
Sono tante le persone che per un motivo o per un altro, hanno avuto a che ridire con José Mourinho, e conoscendo lo Special One, non si fa fatica a capire il perchè. Il portoghese è da sempre un personaggio decisamente sopra le righe, troppo spesso esageratamente sicuro di sé, e altrettanto spesso, spocchioso e poco simpatico ma fortunatamente sa essere anche “diverso”. Mourinho infatti sa essere anche generoso e attento a quello che sono i bisogni altrui e lo ha dimostrato in più di una occasione.
Quella del portoghese in realtà, sembra decisamente essere una sorta di maschera e il suo modo di fare, serve spesso e volentieri, a spostare l’attenzione dei media su di sé e sul suo personaggio, lasciando lavorare in maniera più tranquilla, chi gli sta intorno.
La Roma dello Special One è in crisi nera
Certo visti i risultati che la sua Roma sta ottenendo in questo inizio di stagione, non lo stanno di certo aiutando e l’ultimo schiaffone ricevuto ieri sera a Marassi, lo haa mettendo seriamente in difficoltà. Difficoltà che sono sembrate decisamente evidenti nell’intervista post gara, quando il tecnico portoghese è apparso davanti alle telecamere di Dazn affranto e scoraggiato, anche se non dubitiamo del fatto che anche stavolta, sarà in grado con il suo carisma di far uscire i giallorossi, dal periodo difficilissimo in cui sono piombati.
Tra i grandi del calcio giocato, che certo non hanno fatto amicizia con lo ‘Special One’, ci fu anche un ex bandiera del Barcellona. Stiamo parlando del compianto Johan Cruijff che quando era in vita, chiamò in causa più di una volta lo Special One, e lo fece apostrofandolo con parole con tutt’altro che lusinghiere.
Mourinho tocca il tasto dolente
Già dopo uno dei big match tra madridisti e catalani, l’ex calciatore dell’Ajax disse del collega portoghese: “Mourinho può essere una buona persona in privato, ma ciò che mostra al mondo è un’altra cosa – Ed ancora –Il dito di Mourinho nell’occhio di Vilanova? Sono rimasto impressionato, non ho mai visto una cosa del genere”.
Un amore decisamente mai scoccato, quello tra il portoghese e il campionissimo olandese. Per chi non ricordasse i numeri un po’ più datati che riguardano il grandissimo Crujiff, l’ex attaccante scomparso nel 2016 giocò con il Barça dal 1973 al 1978 e lo allenò dal 1988 al 1996.
In un’intervista rilasciata qualche anno dopo, le schermaglia sopra descritte, imbeccato da un giornalista sull’argomento, l’olandese disse che a suo avviso Mou sarebbe stato un allenatore da titoli, ma non certo per il bel calcio. La risposta del tecnico di Setúbal, come al solito, non si fece attendere.
Il portoghese ormai abituato a gestire le parole poco lusinghiere dette nei suoi confronti nel mondo del calcio, rispose così: “Lo ringrazio, è vero, sono un allenatore da titoli. Vorrei proprio prendere lezioni da Crujiff, però mi deve anche insegnare come si fa a perdere una finale di Champions League per 4-0”.
Con l’olandese in panchina infatti, i catalani persero la finale di Atene del 1994 contro il Milan. La ricorderanno benissimo Massaro, autore di una doppietta, Savicevic e Desailly.