L’ex attaccante uruguaiano del Barcellona Luis Suarez, dal lontano brasile coglie un po tutti di sorpresa e decide di accendere una polemica sugli attaccanti, che girano in Europa…
Luis Suarez è sempre stato un ottimo calciatore ma anche un personaggio abbastanza controverso. Per chi non lo ricordasse, l’ex attaccante blaugrana nel 2011, fu al centro di un episodio di razzismo, che salì alla ribalta delle cronache di tutto il mondo. In quell’occasione il pistolero usò delle parole discriminatorie nei confronti di Patrice Evra, il calciatore di colore ex United. Pochi anni dopo lo stesso Suarez, durante una gara del campionato del mondo, morse Giorgio Chiellini rimanendo impuntito e per finire, qualche anno fa, fu protagonista di un esame farsa, con cui provò illecitamente a diventare comunitario, per giocare nella Juve.
E’ palese quindi, che il buon Luis Suarez sia riuscito spesso a far parlare di sé e lo ha fatto non solo per delle giocate spettacolari. Eppure proprio l’attaccante nativo di Salto, di gol in carriera ne ha fatti eccome, ma a quanto pare però, a lui piace parecchio stare al centro delle attenzioni anche per numerose polemiche che scatena.
Suarez ci tiene a ricordare a tutti quello che ha vinto
Il cannoniere che ha indossato la maglia della nazionale uruguaiana per 137 volte, è diventato il capocannoniere della storia della Celeste con 68 reti ed ha vinto anche per due volte la Scarpa d’Oro. Lo fece per la prima volta nel 2014 e si è poi ripetuto nel 2016. Fu proprio in quell’occasione che Luis però sorprese tutti, perchè decise di ringraziare pubblicamente i suoi compagni, puntualizzando che quel premio lo aveva vinto soprattutto grazie a loro. Secondo lo stesso attaccante infatti, se non ci fossero stati quei suoi compagni al suo fianco, lui non avrebbe mai fatto 40 gol in quella sola stagione.
Non che abbia ritirato i complimenti che aveva fatto a chi in quel periodo giocava con lui, ma con le sue ultime dichiarazioni, il sudamericano sembra essere tornato quello spavaldo di un tempo. “Ho vinto due Scarpe d’Oro nell’era di Messi e Ronaldo – dice l’attaccante del Grêmio – e ne sono fiero perché quei trofei li ho vinti con i numeri e non con i voti”.
Ora il classe ’87 potrà anche giustificarsi, spiegando che non parlava di qualcuno nello specifico, ma il riferimento appare lapalissiano. E’ ovvio infatti che il Pistolero ce l’avesse con il Pallone d’Oro perchè è un trofeo in cui chi vince, lo fa grazie a delle votazioni e non grazie a meriti ottenuti sul campo.
Più che probabile quindi che l’ex compagno di Leo Messi al Barcellona, abbia voluto ricordare che i suoi premi sono inconfutabili, al contrario dei trofei rilasciati da France Futbol. Fino a qualche anno fa Suarez, era certamente uno dei migliori attaccanti del mondo e questo è stato certificato dai numeri, ma chi può dire se è stato decisivo quanto Cristiano Ronaldo o Leo Messi?