Il tradimento è stato grande e difficilissimo da accettare, così i suoi ex tifosi sono hanno pensato bene di comunicare all’attaccante il loro sdegno, con uno striscione a dir poco velenoso…
Il filo sottile che intercorre tra amore e odio, nella vita di coppia, nelle amicizie, nei rapporti di lavoro, e naturalmente anche nello sport, non si può certo spiegare facilmente. Quando ci si è ama ma il sentimento non c’è più, la passione che sembrava esserci così come le promesse, si sciolgono come neve al sole.
Il mondo del calcio è costellato di storie “agrodolci” di campioni che hanno prima deliziato i propri tifosi gesta da annali del calcio che poi, dall’oggi al domani hanno finito con il promettersi alle rivali, arrivando addirittura a trasferirsi alla fine, in un club storicamente nemico.
Niente perdono: i tifosi nerazzurri esprimono la loro rabbia con uno striscione
Ci sono gesti e comportamenti che per i tifosi, quelli più appassionati, non conoscono la parola perdono e tanto meno trovano giustificazione nella insindacabile legge del Dio Denaro. E’ così che esplode la rabbia, è così che, da Milano, sponda Inter, una frangia di tifosi nerazzurri, decide di infrangere “le regole di confine” e piazza uno striscione contro un suo ex calciatore, addirittura a ridosso dello stadio Olimpico di Roma.
Stiamo parlando ovviamente della storia che ha riguardato il gigante belga Romelu Lukaku. Il belga nella scorsa stagione era in forza all’Inter, e i tifosi nerazzurri hanno sperato fino all’ultimo che la trattativa con il Chelsea, per riscattare il suo cartellino andasse in porto, ma purtroppo non è andata così e poco dopo l’amore si è subito trasformato in odio. Si perchè Lukaku, invece di provare in ogni modo, a tornare all’inter, appresa la notizia ha fatto dietro front e in men che non si dica, si era già promesso ai nemici della Juventus.
Lo striscione dei tifosi dell’Inter a due passi dall’Olimpico
Quando la notizia della trattativa con la Juventus uscì, i sostenitori dell’Inter e gli stessi compagni di squadra di Lukaku, stentavano a crederci. Mentre mister Inzaghi sperava di rivedere l’attaccante dal primo giorno di ritiro, l’ex bomber del Manchester United e della nazionale belga si era già promesso alla Juventus.
Incredibile ma vero, da questo momento in poi scoppiava la bomba e l’Inter, come società, come staff tecnico, come spogliatoio, chiudeva senza mezzi termini le porte a Lukaku.
Inzaghi, con il suo solito savoir fair, voltava le spalle a Romelu dichiarandosi amareggiato e sorpreso dal suo comportamento, mentre i pilastri della squadra e della società, da Lautaro a Zanetti, non avevano certo parole di comprensione per “Big Rom”. E’ storia di oggi, recentissima, il dietro front della Juventus, il ritorno al Chelsea da elemento poco gradito, l’attesa di sistemazione e la trattativa lampo con la Roma.
Il Lukaku Day e l’euforia dei romanisti
Mourinho chiedeva di avere Romelu, esponendosi in prima persona, con i tifosi giallorossi letteralmente impazziti per l’arrivo dell’attaccante accolto come l’uomo della svolta, prima all’aeroporto di Ciampino e poi allo stadio Olimpico.
I sostenitori dell’Inter, però, non hanno ancora digerito “lo smacco” e sono arrivati a piazzare uno striscione a ridosso dell’Olimpico, firmato proprio dalla curva nerazzurra. Un messaggio breve, lapidario, perentorio: “Lukaku Infame”. Una frase che non ha bisogno di ulteriori commenti, il tradimento brucia ancora e non sarà perdonato.
Non manca molto, poi, ricordiamolo, alla partita del 29 ottobre, quella di San Siro, tra Inter e Roma: immaginate da voi l’accoglienza che riceverà Lukaku all’ingresso in campo con la maglia giallorossa.