Una vicenda a dir poco surreale e incredibile, sta riguardando la Premier League e l’Everton in particolare. Vi raccontiamo il viaggio andata e ritorno per l’inferno di un’ex stella del massimo campionato inglese
Anche in Premier League così come in gran parte d’Europa, i calciatori sono prima di tutto uomini e spesso le loro vicende personali, extra sportive, si legano a filo doppio alla loro carriera di atleti. Spesso però, a condizionare in negativo la loro vita e a far dimenticare velocemente tutto quello che hanno fatto in campo, sopraggiungono delle vicende inaspettate e spesso decisamente non volute.
I processi mediatici possono essere devastanti
Quando determinate accuse, che si rivelano come in questo caso infondate e infamanti, macchiano la persona di un calciatore, la sua credibilità e naturalmente anche tutto il suo vissuto da calciatore, finiscono per non contare più nulla. Il rischio di sprofondare in un baratro senza uscita, è altissimo. Solo la tenacia, il coraggio e spesso la presenza di persone che credono davvero nella loro innocenza, possono fornirgli un appiglio per risollevarsi. vi siete mai chiesti cosa succede poi se alla fine delle indagini viene appurato che quella persona, era completamente estraneo alle accuse che gli hanno rivolto, chi lo ripaga per tutto cio’ che ha subito e di conseguenza per tutto cio’ che ha perso?
Sigurdsson: l’ex stella della Premier ha vissuto due anni da incubo
La storia che vi stiamo raccontando e’ una di queste e per fortuna ha avuto un lieto fine, malgrado si sia portata dietro due anni di vicende giudiziarie. Stiamo parlando della vicenda che ha riguardato la stella islandese ex Everton, Gylfi Sigurdsson.
Gylfy e’ un giocatore islandese, che due anni fa era sulla cresta dell’onda ed era considerato da molti, il miglior giocatore del suo paese. Il suo score con i Toffes fino a quel 23 maggio 2021, momento del suo allontanamento forzato, recitava 156 presenze con 31 reti realizzate.
Un vero leader, un elemento imprescindibile per il gioco dei britannici per ben 4 stagioni. Senza dimenticare che per lui ci sono anche le 78 presenze e 25 reti con la maglia della nazionale islandese.
Gylfi Sigurdsson: la stella islandese “obbligato a lasciare” e la Premier League
Dopo quel 23 maggio, Sigurdsson spari’ dalla circolazione e diventò irreperibile, e forse fu proprio questo l’unico suo errore in questa vicenda. Le accuse che gli piovvero addosso erano pesantissime. Insinuazioni di quelle che macchiano un uomo per sempre, ovvero quelle legate alla pedofilia. Da lì a poco gli sponsor lo abbandonarono, l’Everton rescisse il contratto e anche la moglie Alexandra, cominciò a dubitare di lui e lo lasciò.
Sigurdsson e la sua voglia di non mollare
Gylfi però non si e’ mai lasciato andare e malgrado le accuse, ha sempre gridato a tutti la sua innocenza. L’islandese escluso dal calcio giocato, senza alcun motivo concreto, si concentro’ totalmente sulla sua difesa legale anche se erano poche, davvero poche, le persone che gli rimasero accanto.
Alla fine della vicenda pero’ Sigurdsson, ce l’ha fatta. Dopo due anni di battaglie giudiziarie è stato finalmente giudicato totalmente innocente ed è stato completamente prosciolto da tutte le accuse.
La carriera dell’ex stella della Premier rovinata per una presunzione di colpevolezza
Fa male, malissimo, pensare che per tutti eri già “il mostro”. Fa male soprattutto perchè anche grazie ai Media, nella tua situazione non è valsa pern nulla la presunzione di innocenza. Certo non è stato semplice per Gylfi venirne fuori; quando la tua carriera sportiva pare davvero compromessa, quando la tua credibilità di uomo viene messa a dura prova, trovare il coraggio per combattere non è semplice, soprattutto perché se anche la tua famiglia, i tuoi affetti più cari, ti voltano le spalle, è davvero dura rialzarsi e decidere di continuare a combattere.
Il nemico era da affrontare perchè non si trattava di nessun pallone da inseguire, nessun campo su cui correre, ma si trattava di un vero e proprio “demone” invisibile e subdolo, quello del pregiudizio popolare. Sigurdsson però, alla fine ce l’ha fatta! Dallo scorso aprile il fantasista islandese classe 1989, è stato totalmente scagionato dalle accuse.
l’ex capitano dell’Everton e’ dovuto passare dalla Premier League alla Superliga danese
Da questa estate per Gylfi è cominciata una nuova vita, sia come uomo e come calciatore. L’islandese infatti ha trovato una nuova squadra, seppur lontano da quella Premier che fino a qualche stagione prima lo aveva osannato. A 34 anni, l’ex Everton ha deciso di tornare a giocare e lo ha fatto con i danesi del Lyngby. Gylfi quindi dopo due anni è tornato in campo e lo fatto con la voglia che lo ha sempre contraddistinto. Una domanda però, ora sorge legittima, apprendendo i contenuti di questa storia drammatica e surreale: chi ripagherà questo ragazzo delle sofferenze subite in questi due anni di vita infernale?