Ci sono gesti, in determinati momenti della vita, che valgono di più di qualsiasi trofeo. Ci sono azioni che senti di dover compiere, prima di prenderti la gloria, gli applausi, e di portare a casa le coppe e le medaglie.
Il Manchester City, solo poche settimane fa, in quello che è da considerare l’epilogo di un percorso incredibile, si è preso di nuovo, con merito, la scena, il ruolo da protagonista. E’ accaduto portando a casa il quarto trofeo consecutivo, dopo il titolo di Premiership, la Fa Cup e la Champions League conquistata contro l’Inter nella finale di Istanbul.
Il “quadriplete” è arrivato oltre tutto dopo una inaspettata e recente delusione (della serie non sempre si può vincere), la Community Shield persa a vantaggio dell’Arsenal: nella notte del 16 agosto, una caldissima notte d’estate, il City si è preso pure la Supercoppa europea. Nella suggestiva cornice ellenica dello stadio Karaiskakis del Pireo, gli uomini di Guardiola hanno superato ai rigori il Siviglia. Il tecnico catalano, insomma, non è apparso affatto appagato di successi, e per lui forse è davvero solo l’inizio per scrivere, da allenatore, nuove incredibili storie che rimarranno indelebili.
A fine partita, nel consueto momento della consegna delle medaglie ai vincitori, alla presenza del Presidente Uefa, Aleksander Ceferin, è accaduto, però, qualcosa di incredibile, di inaspettato. Il gesto, compiuto da parte dei uno dei calciatori del City, non è affatto passato inosservato e ha lasciato decisamente il segno.
Lui è Jack Grealish, il 27enne di origine irlandese che da due stagioni è entrato nelle grazie di Pep Guardiola dopo “una vita” all’Aston Villa: piedi buoni, duttilità allo stato puro, trequartista con l’assist nel sangue, colonna oggi anche della nazionale inglese, alla cui chiamata, nel settembre del 2020, non ha saputo resistere, scatenando le ire di una intera Irlanda (con la quale era arrivato fino all’under 21).
L’incredibile gesto di Grealish a fine gara: quella medaglia può attendere
Pochi erano convinti che Grealish ce l’avrebbe fatta: nell’Eire poteva avere il posto assicurato, per gli esperti le sue apparizioni con l’Inghilterra sarebbero state poche e sporadiche. Invece è accaduto l’incredibile: grazie anche ai successi con il City, dal 2020 a oggi, Grealish non è mai uscito dal giro di una delle nazionali più prestigiose al mondo, realizzando un sogno, sfatando qualsiasi tabù: un irlandese che lascia il segno con la maglia dell’Inghilterra.
La sera della sfida con il Siviglia, Grealish ha stupito il mondo. Durante la premiazione, mentre i compagni avevano gli occhi solo quella medaglia, lui, ha addirittura ignorato per un attimo il gesto di Ceferin. Aveva altro a cui pensare.
Il 27enne ha interrotto per qualche attimo lo scorrere dei giocatori lungo la fila, compiendo un gesto bellissimo che ha commosso tutti sui social e gli ha fatto ricevere tantissimi elogi, non meno preziosi di quella medaglia d’oro che gli voleva consegnare Ceferin. Arrivato al suo turno, Grealish ha quindi, come detto, ignorato il gesto del presidente dell’UEFA che intendeva premiarlo, perché la sua attenzione era stata attirata da una bambina che si trovava al fianco dello sloveno e alla quale fino a quel momento nessuno aveva dedicato cura.
Grealish ha notato che la ragazzina era ipovedente e si è rivolto a lei in maniera molto affettuosa, dedicandole qualche parola e lasciando in standby Ceferin. Pochi sanno che un gesto del genere, per Jack, nasconde una motivazione profonda. Una delle sue due sorelle, Holly, ha una paralisi cerebrale. Qualcosa nella sua mente gli ha suggerito che quella medaglia per qualche minuto poteva attendere.
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