Qualche giorno fa a Roma, all’aeroporto di Ciampino, è andato in scena il Lukaku Day e la cosa ha lasciato degli strascichi pesanti. L’esplosione di gioia dei tifosi giallorossi ha lasciato tutti senza parole ma non solo per l’affetto dei tifosi…
Lukaku giovedì sera è sbarcato a Roma e i tifosi giallorossi si sono dati tutti appuntamento per andare ad accoglierlo all’aeroporto di Ciampino. Come tutti sanno la passione dei giallorossi la ha pochi eguali in Italia e spesso gli spettacoli che i sostenitore della squadra più giovane della capitale, sono davvero in grado di lasciare tutti senza parole, ma stavolta le cose sono andate decisamente fuori le righe. Per i romanisti la maglia giallorossa è spesso una vera e propria seconda pelle.
Roma: quanta passione per una squadra di calcio
Televisioni private, decine di radio, il fiorire negli anni di giornali e siti web dedicati solo alla “Magica”, addirittura la Roma è stata una delle poche squadre al mondo ad avere, seppur per un tempo limitato, oltre tutto nei difficili momenti dell’editoria, un quotidiano cartaceo.
L’incrollabile passione lega con un filo sottile e indissolubile anni di storia e di grandi campioni di ieri e di oggi: gli over 45, per fare un esempio, li hanno vissuti praticamente tutti. Ci riferiamo all’epoca d’oro dei vari Conti, Falcao, Di Bartolomei, Tancredi, Ancelotti, Chierico e Pruzzo, era lo scudetto del 1982 targato “Il Barone Liedholm”, per passare poi agli anni indimenticabili dei campioni dai piedi fatati che facevano innamorare la Curva, come il Principe Giannini.
E’ l’inizio del nuovo secolo quando il Pupone Francesco Totti, anno 2001, regala con la sua classe il terzo scudetto della storia, quello targato Capello, sostenuto dalle gesta di fuoriclasse come l’Aeroplanino Montella e Batistuta.
Arriva Lukaku: la passione della Roma esplode
Il presente si chiama José Mourinho ed è legato ai Friedkin: buona solidità economica, un futuro, però, tutto da scrivere, un gap ancora da colmare con le milanesi e il Napoli, almeno sulla carta. Il presente si chiama anche Romelu Lukaku, giunto all’aeroporto di Ciampino qualche giorno fa e presentato in pompa magna all’Olimpico, come fosse il Salvatore della Patria.
Il momento dell’arrivo di Lukaku a Roma
Big Rom ha tutto per sfondare nella Capitale e soprattutto Mourinho sa come prenderlo ed eventualmente caricarlo nei momenti di difficoltà: i tifosi però sono da tempo in delirio e hanno dato vita, nel secondo scalo romano, a una vera e propria festa improvvisata, pur di far sentire, al belga ex Chelsea, il calore dei sostenitori della Capitale.
L’arrivo di Big Rom nella Capitale ha mandato i tifosi giallorossi letteralmente in delirio. Non sono mancati, però, gli atti vandalici e gli eccessi da parte di pochi esagitati che però hanno lasciato decisamente il segno. Sui social impazza la storia di Martina, giovane romana, dipendente aeroportuale a Ciampino, che si è ritrovata l’auto totalmente distrutta e ha inviato una pec di feroce protesta alla società giallorossa.
E’ andata in scena, all’ingresso dello scalo, una cerimonia decisamente…esagerata, con salti di gioia non caratterizzati solo da bandiere, sciarpe e cori, bensì da salti sulle auto parcheggiate davanti all’aeroporto. Mentre Lukaku arrivava da Londra osannato come il campione dei campioni, i social hanno raccontato “l’eccesso di passione” di alcuni tifosi giallorossi.
La passione dei tifosi della Roma per dare il benvenuto a Lukaku? Un esplosione di inciviltà…
In particolare ha trovato risalto, come detto, sui quotidiani nazionali e locali la storia di Martina che ha denunciato sui social quella che lei stessa ha definito, con amarezza, la scarsa civiltà di alcuni tifosi romanisti. Tettucci delle auto totalmente ammaccati e immagini pubblicate sui social con un titolo emblematico “Welcome to Favelas”, che racconta l’amarezza di una giovane che si è ritrovata la sua Panda Rossa totalmente danneggiata, secondo la sua ricostruzione, da ben otto persone che la usavano come trampolino di lancio per fotografare Lukaku con i telefonini.
Dalla gioia per l’arrivo del bomber belga nella Città Eterna, in pochi giorni, è divampata la rovente polemica per atti vandalici che, certamente, non possono macchiare e infangare una intera tifoseria. Martina raccoglie la solidarietà del web, racconta che l’auto era un regalo della nonna e invia anche una pec alla società giallorossa. Sa bene che l’AS Roma non ha responsabilità ma sente lo stesso di dover esprimere il suo disappunto. La passione, lo sappiamo, a volte tracima, anche se il vandalismo va sempre condannato: i romani, però, in particolare i tifosi romanisti, hanno un grande cuore e qualcuno sui social ha già ipotizzato una raccolta fondi per sistemare la Panda di Martina.