Un risultato che stupisce un po tutti, quello che emerge da un sondaggio fatto sulle tifoserie più calde d’Italia e riferito alla nostra serie A. Nessuno si sarebbe mai aspettato una cosa del genere, eppure e’ così…
Le tifoserie sono parte integrante del calcio, ed è così da sempre. Certo è vero che il calcio italiano, non è più quello di 40 anni fa, ma è anche normale che sia così. Per un 45enne di oggi ad esempio, uno che ha vissuto l’impatto emotivo degli anni 80-90, immerso tra le gesta dei Platini, Maradona, Zico, Falcao e poi cresciuto con le alchimie tattiche di Sacchi e le magie dei tulipani olandesi Gullit-Van Basten-Rijkaard, il solo pensare che una sfida di cartello per la vittoria del campionato, potesse godere di uno scenario inferiore ad 60-70 mila persone è utopia pura.
Differenze tra le tifoserie di oggi e quelle di ieri? abissali…
Quest’anno la nostra seria A ha fatto registrare una media spettatori inferiore alle 30mila persone, e partite di primissimo piano, come Napoli-Juve hanno sfiorato “appena” i 60mila spettatori, mentre gli azzurri in media, ne hanno fatti 40mila.
Ovviamente stiamo parlando di un pianeta calcio che, ormai ruota completamente attorno a quelli che sono gli interessi delle tv e di media in genere. Tra dirette tv, gare in web streaming e partite “spezzatino”, divise tra il venerdì il sabato, la domenica e il lunedì, il tifoso medio preferisci godersi gli eventi sul divano o al bar con gli amici, mentre sorseggia una birra, piuttosto che andarsene allo stadio. Va da se che le cifre degli spettatori di un calcio che non c’è più, sono naturalmente ben lontane.
Osservando le statistiche, è evidente che i numeri legati alle presenze negli stadi, sono drasticamente cambiati, ed il dato purtroppo è inequivocabile. C’è da dire comunque che i diritti televisivi di serie A e B, ora come ora, ripagano largamente i presidenti delle squadre, della penuria di tifosi che c’è rispetto al passato, ma questo fa si che anche le gerarchie delle tifoserie più calde, siano cambiate, rispetto al passato.
Classifica del tifo della nostra serie A: il “Maradona” è un catino bollente…
Senza alcun dubbio ci sono società che hanno un nome, un blasone, un passato e uno zoccolo duro di pubblico che poche rivali si possono permettere. Prendi Bari: oltre 50mila tifosi in media a partita nell’ultimo torneo di serie B. La passione è passione, qui, in questo caso, è come un vulcano in eruzione, qui il calcio è una malattia. Quante società della massima serie si possono permettere numeri del genere?
La classifica delle tifoserie di serie A che vi presentiamo, però, frutto di una indagine di ChatGPT, la popolare intelligenza artificiale, racconta che a livello di massima serie qualcosa è cambiato rispetto al passato. Chiunque infatti, fino a qualche anno fa si sarebbe aspettato che i tifosi della Vecchia Signora fossero davanti a tutti e poi subito dopo ci fossero quelle di Milan e Inter giusto? Ebbene se avete pensato questo, avete sbagliato… Ora come ora, al primo posto, ci sono meritatamente i tifosi del Napoli, freschi campioni d’Italia ma sotto di loro chi c’è?
Tifoserie più calde: dopo il Napoli per ora ci sono le Milanesi…
La gestione De Laurentiis, spesso non compresa fino in fondo, specie ad inizio della scorsa stagione, con la contestazione attuata dagli stessi tifosi partenopei in ritiro, ha dato i suoi frutti. Il Napoli ha vinto il suo terzo scudetto, ha raggiunto un storica semifinale di Champions, e lo stadio, anche se non ci sono i numeri dell’era Maradona, è tornato ad essere un vero fortino, un “catino bollente”. A seguire il Napoli come detto, ci sono le milanesi, con la curva sud del Milan rinvigorita dalla gestione Pioli e la curva nord dell’Inter, tornata competitiva con la mano di Simone Inzaghi. Fuori dal podio ecco le romane, con i giallorossi al quarto posto (vuoi o non vuoi nella capitale anche grazie alla radio si parla di calcio sette giorni su sette) e la storica nord laziale al quinto.
Fa sensazione vero, una classifica che vede solo sesta la Juventus, sempre stata storicamente la tifoseria più numerosa d’Italia? Che qualcuno sappia, esiste una provincia, da Nord a Sud dell’Italia, che non conti almeno un club bianconero? Eppure il momento storico non è dei più favorevoli… Nella top ten comunque, sono presenti, ad onor di cronaca, anche la Fiorentina, tornata a competere con le grandi, il Bologna (la storia è storia), il Verona (chi dimentica lo scudetto incredibile targato Bagnoli) e il Genoa, tornato nella massima serie dopo un anno di purgatorio in B.