Chiamatelo pure il “magic moment” della Spagna ma almeno per il momento, gli stadi iberici, almeno in prospettiva sono avanti anni luce, rispetto a noi. I nuovi campi di calcio che le società stanno costruendo sono spettacolari e alcuni poi…
Stadi con posti rigorosamente numerati, spalti più vicini al manto erboso, naturalmente con la dovuta sicurezza, per garantire un maggiore spettacolo “visivo” al pubblico e un rapporto più forte, più emozionale con l’evento vissuto de visu, e poi tecnologia a tutto spiano per rendere più spettacolari gli eventi calcistici rendendoli perfetti per le dirette televisive. Al momento la modernizzazione degli stadi europei, vede nella Spagna il paese attualmente più all’avanguardia in questo campo.
Investimenti mirati per rendere il calcio uno sport sempre più adatto alle famiglie e per garantire l’esplosione di progetti in chiave marketing: perché prima di tutto, sul modello Juventus Stadium, gli spagnoli, così come gli inglesi, sono i primi che hanno compreso, ben prima dell’Italia, che uno stadio di proprietà rappresenta una risorsa infinita per una società calcistica.
Centro commerciale in uno stadio: un idea che ha avuto anche qualche presidente italiano…
Centri commerciali che si sviluppano intorno allo stadio garantendo il fiorire di nuove attività, ma soprattutto strutture ex novo, laddove è possibile crearle, il cui accesso viene garantito dalla presenza costante di mezzi pubblici, per favorire l’arrivo di tifosi abituali e occasionali: se l’Inghilterra, a inizio del nuovo secolo, ha riscritto la storia, concependo campi con meno spettatori (maggiore sicurezza) ma con una fisionomia del tutto nuova, adesso è decisamente il magic moment della Spagna.
I “mostri storici” Nou Camp di Barcellona e Santiago Bernabeu di Madrid, pietre miliari del calcio mondiale, attrazione anche per turisti da tutto il mondo, si sono rifatte o si stanno rifacendo il look, mentre sono ci sono piccole perle come quelle di Bilbao e Valencia, meno appariscenti ma decisamente funzionali al trinomio sport-spettacolo-marketing: è per questa ragione che la Spagna è un esempio da studiare, analizzare e riprendere da parte di altri paesi.
Siamo di fronte a progetti che non trascurano la sicurezza degli spettatori, sia chiaro, ma dimenticatevi, tranne rare eccezioni, dinosauri come il Maracanà, oltre tutto abbattuto, fatiscenti, vecchi strutturalmente parlando, con troppi spettatori e soprattutto non moderni in chiave tecnologia, laddove quest’ultima è anche legata al discorso non solo della tv ma anche delle telecamere a ogni angolo.
Stadi Spagnoli: ecco le perle d’Europa
L’Italia? La Juventus è la squadra che ha dato il via a questo fenomeno con il suo Juventus Stadium, ma via via sono seguiti anche esempi di squadre più piccole: è il caso del Sassuolo e della neo-promossa in serie A Frosinone, che può contare su una struttura piccola ma, nel suo, piuttosto innovativa. Il processo di rinnovamento, però, con il pesante macigno della dipendenza stadi-comuni, tarda ad arrivare. Da anni Roma e Lazio programmano di abbandonare l’Olimpico per avere il proprio stadio, così come si discute addirittura dell’abbattimento e del rifacimento di San Siro. Staremo a vedere, intanto diamo uno sguardo alla “rivoluzione iberica”.
Madrid, Santiago Bernabeu. L’impianto verrà terminato a fine 2023 e offrirà, oltre a una capienza maggiore, anche tetto e campo retrattili. Ci sarà quindi la possibilità di coprire lo stadio e di far sparire il campo in una sorta di moderna serra sotterranea. Questi fattori permetterebbero al club di Madrid di riportare i concerti al Bernabeu, e di organizzare tornei di tennis, ospitare partite di basket e football americano.
Barcellona, Camp Nou. I lavori sono appena iniziati e finiranno solo a metà 2026.Il Camp Nou è lo stadio più grande d’Europa con i suoi quasi 100.00 posti, ma ha bisogno di una rimordenizzazione. I blaugrana vogliono seguire la scia dei rivali del Real Madrid, che da qualche anno hanno iniziato i lavori di rinnovo al Bernabeu.
Arene calcistiche all’avanguardia: non parliamo solo delle due big
San Mames, Bilbao. Il rinnovato San Mames è uno stadio da oltre 50 mila posti a sedere tutti coperti, di categoria 4 stelle UEFA e disposto su 2 anelli molto vicini al terreno di gioco, in modo da avere una visione ottimale della gara.
Estadi Ciutat, Valencia. L’Estadi Ciutat de València è pensato proprio per favorire la trasmissione delle partite in 4K, a cui si è aggiunta l’installazione di due nuovi maxischermi digitali (dimensioni 21×7 metri) e di un sistema di diffusione audio di ultima generazione. La stessa copertura che avvolge l’impianto è stata pensata per ottimizzare l’acustica interna, favorendo anche l’esperienza del pubblico per un ulteriore livello di comfort complessivo. Un capolavoro.