A poche settimane dall’inizio dei Mondiali 2022, arrivano accuse gravissime al Qatar. A lanciarle è una delle principali federazioni calcistiche, tramite un video con protagonisti i calciatori della Nazionale che scenderà in campo.
Manca sempre meno all’inizio dei Mondiali in Qatar del 2022. Una manifestazione con poche luci e molte ombre che, al di là dell’aspetto meramente sportivo, sta creando più di un grattacapo anche agli stessi organizzatori. Come se non bastassero le accuse per come sono stati costruiti gli impianti, improvvisamente sembra che tutte le federazioni e i governi si siano ricordate di un particolare non proprio irrilevante: il mancato rispetto di alcuni basilari diritti umani e civili nel Paese che ospiterà la kermesse.
Una sorta di segreto di Pulcinella degli scorsi anni oggi sembra essere stato svelato e sembra essere diventato un argomento all’ordine del giorno. Il controverso mondiale in Qatar si porta dietro vicende molto gravi riguardanti la costruzione degli stadi, effettuata in gran parte da molti lavoratori stranieri in condizioni di estrema difficoltà (con tanto di morti passate sotto silenzio).
Altrettanto grave è però la volontà apparente degli organizzatori di limitare qualunque minima libertà alle persone appartenenti alla comunità Lgbtqi+. Per questi e molti altri motivi, alcuni governi e alcune federazioni si stanno muovendo per far sentire la propria voce. Su tutte, una federazione che ha voluto mandare un messaggio importante e un’accusa durissima al Qatar attraverso un video con protagonisti i calciatori che scenderanno in campo con la maglia della Nazionale.
Leggi anche -> Clamoroso: il campione ormai ha deciso, dopo il Qatar dirà basta!
Australia, attacco durissimo ai Mondiali: cosa sta succedendo
Difficilmente una federcalcio prende posizione in maniera così dura e netta. Ma l’Australia non ha paura di metterci la faccia, e così ha prodotto un video di tre minuti per attaccare gli organizzatori di Qatar 2022. Nella clip questi ultimi vengono accusati di calpestare i diritti umani dei lavoratori stranieri e della comunità Lgbtqi+.
Nel video i calciatori aussie spiegano che sanno bene che questo Mondiale è associato alla sofferenza di alcuni lavoratori e delle loro famiglie. Un fatto che non può essere ignorato. Anche se non è facile, bisogna parlare di questi problemi e cercare di far diventare questa manifestazione una chiave per portare un progresso nel Paese.
Potrebbe interessarti -> Mondiali in Qatar: altra figuraccia. La Premier si ribella e dice…
Le richieste, esplicite, dei giocatori australiani sono in particolare due: creare un centro di risorse per i migranti e depenalizzare le relazioni omosessuali di ogni tipo. Perché questi diritti fondamentali dovrebbero essere garantiti a tutti, anche in Qatar.
Parole che, però, per il momento non hanno smosso più di tanto i vertici del Paese organizzatore. Lo dimostra il fatto che già nel corso della settimana l’emiro aveva parlato di queste critiche come una “campagna senza precedenti” per attaccare la prima nazione araba in grado di ospitare un Mondiale. Allo stesso tempo, l’emiro ha però spiegato di aver già migliorato le tutele per i lavoratori migranti, e ha rassicurato sulla libertà dei tifosi omosessuali, che non verranno arrestati. Difficilmente queste parole basteranno per stemperare una tensione che cresce giorno dopo giorno.