Il caso di Assago ha sconvolto non solo l’Italia ma anche il mondo del calcio, in quanto il difensore del Monza Pablo Marì è stato coinvolto nell’incidente. Ecco che è l’eroe che si è reso protagonista disarmando l’aggressore.
Il mondo del calcio ha ancora impresso in mente ciò che è accaduta ad Assago, in un centro commerciale della zona. Lì si è materializzata quella che poteva essere una vera e propria strage: una persona con evidenti problemi psichici ha impugnato un coltello da cucina ferendo le persone che trascorrevano ore in tranquillità nel locale. L’evento è stato purtroppo caratterizzato dal decesso del cassiere, che non si è potuto salvare vista la profondità della ferita.
Anche il mondo del calcio è stato coinvolto poichè il difensore del Monza, Pablo Marì, è stato anch’egli ferito alla schiena e ricoverato all’ospedale Niguarda di Milano.
Pablo Marì: ecco chi è l’eroe che lo ha salvato
L'uomo che ha disarmato l'assassino di Assago, evitando che ci fossero altri morti.
Si, proprio lui, il nostro grande Massimo Tarantino. #Assago pic.twitter.com/X2Vvlduo00
— Donnie Brasco (@Si_Si_come_no) October 28, 2022
L’evento ha preso tuttavia una piega positiva grazie all’intervento di un dirigente nonchè ex difensore del Napoli di Maradona. Stiamo parlando del dirigente della SPAL Massimo Tarantino. L’ex calciatore si trovava casualmente al Carrefour di Assago e si è reso protagonista togliendo dalle mani dell’aggressore il coltello. “Non ho fatto niente di particolare, non sono un eroe”, ha detto Tarantino poche ore dopo aver salvato decine di persone che si trovavano nel luogo dei fatti. L’attuale dirigente della SPAL ha avuto la caparbietà di togliere l’arma in mano all’aggressore con un coraggio da leone.
Intanto le condizioni di Pablo Marì, come confermato dall’amministratore delegato monzese Adriano Galliani, migliorano a vista d’occhio. Una delegazione del Monza, guidata da Capitan Pessina, nella giornata di oggi ha fatto visita del loro compagno. Tantissima è la voglia di tornare in campo. Anche se il difensore valenciano dovrà stare in ospedale per almeno altri tre mesi.