L’ex centrocampista di Roma e Cagliari la combina davvero grossa: si fa cacciare dal suo allenatore perchè fa una cosa assurda mentre è in panchina e i suoi compagni di squadra dell’Anversa si preparano all’imminente partita
Radja Nainggolan è famoso per la sua intemperanza e il carattere particolare. Fortissimo in campo, anche se il meglio della sua carriera è ormai alle spalle, ma anche spericolato nella vita privata e spesso protagonista di atteggiamenti discutibili. In Italia lo ricordiamo per le sue esperienze alla Roma e al Cagliari, in particolare, con la parentesi all’Inter. Dopo l’addio alla serie A il centrocampista è tornato a giocare in patria, in Belgio, nell’Anversa.
Per lui non è mancato qualche guaio anche “a casa”, una patente ritirata (con tanto di arresto temporaneo, perché il documento risultava non in regola) e pizzicato spesso con la sigaretta o qualche bicchiere di troppo. E proprio il vizio del fumo, stavolta, gli è costato caro. Nainggolan è stato sorpreso a fumare una sigaretta elettronica in panchina prima della partita della sua squadra contro lo Standard Liegi, persa poi per 3-0. Mentre i suoi compagni di squadra si preparavano a entrare in campo, lui era seduto in panchina a fumare. Nainggolan è stato sorpreso dal suo allenatore, Van Bommel, ed è arrivato il provvedimento.
Nainggolan e il “folle” gesto in panchina: la punizione è esemplare
Punizione severa per il centrocampista, che è stato messo fuori rosa a tempo indeterminato. La notizia è arrivata dal giornale nieuwsblad, che aveva riportato anche quella del suo arresto a causa di una presunta patente falsa. Nainggolan è stato poi rilasciato dopo aver chiarito la sua posizione, ma sarà sottoposto a processo. Anche lo scorso anno, nel 2021, gli fu ritirata la patente e in sostanza il giocatore avrebbe dovuto sostenere di nuovo l’esame per riottenerla.
A quanto pare questo esame non è mai stato sostenuto. Nainggolan si rivela ancora una volta la solita “testa calda”. Che nel fiore della carriera non gli ha impedito di diventare un perno del Cagliari e soprattutto della Roma, dove è stato grande protagonista. Poi un progressivo declino che lo ha portato a tornare a giocare in Belgio. Dove tuttavia di certo non ha messo la testa a posto…
