Il mondo del calcio è sconvolto: è di qualche giorno fa infatti, la notizia che racconta i problemi che stanno affliggendo l’ex asso brasiliano Ronaldo. Il campione ha confessato al mondo, il momento delicato che vive da oltre due anni e le sue parole hanno lasciato tutti senza parole…
Dietro le luci della ribalta, si celano sempre ombre pronte ad aggredire chiunque e da questa legge nessuno è esentato, tantomeno campioni del calcio come Ronaldo. Nel mondo del calcio si sprecano gli esempi di grandi calciatori che molto spesso hanno abbandonato la propria carriera per evitare quella pressione psicologica che a volte può schiacciare chiunque, può realmente sconvolgere la vita. A maggior ragione se si tratta di ragazzi che, con la speranza di arrivare in cima e toccare con mano il successo, si lasciano andare in maniera molto pericolosa.
Il tema della depressione è ancora un tabù nel mondo del calcio, ma le recenti parole di Ronaldo Luis Nazario de Lima hanno aperto una discussione che mancava all’interno del dibattito attorno a questo straordinario sport.
Ronaldo e la lotta alla depressione
"Era nato per essere Il Fenomeno" ❤️
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Sì proprio lui, il calciatore più forte della sua generazione, un atleta che nei suoi anni migliori aveva portato il calcio a un alto livello. Molti, per spiegare l’impatto del Fenomeno sul calcio mondiale, usano il paragone con Maradona, perché in effetti furono due calciatori che rivoluzionarono per sempre un intero sport.
Arriva un documentario sulla vita del “Fenomeno”
Ma Ronaldo è anche un uomo che ne ha passate di tutti i colori durante i suoi trascorsi. Spesso non riuscendo a gestire la pressione del suo nome, fino a fare i conti con quella bestia chiamata depressione, che colpisce tutti, a prescindere dalla notorietà o dal talento del diretto interessato. Ronaldo, in occasione della presentazione del nuovo documentario ispirato alla sua carriera, intitolato “L’ascesa, la caduta e la redenzione di Ronaldo”, ha deciso di raccontare i suoi fantasmi al suo amico Roberto Carlos. L’ex calciatore, ha confessato al suo ex compagno di essere in cura presso un terapista da due anni pieni.
“Oggi faccio terapia. Sono passati due anni e mezzo e capisco molto meglio anche quello che avevo provato prima“, afferma Ronaldo, proseguendo che lui e altri ragazzi hanno vissuto un’epoca di stress mentale molto grande.
“In quel periodo non c’era alcuna preoccupazione per la salute mentale dei giocatori. Oggi c’è molta più preparazione su questi temi. I giocatori ricevono le cure mediche necessarie anche per affrontare la giornata. Ai miei tempi non c’erano queste cose”.