In MotoGP può succedere davvero di tutto, dai duelli più avvincenti alle più clamorose invasioni di pista: non solo gabbiani e cani, stavolta tra i motociclisti appare un ospite davvero straordinario.
Sorpassi spettacolari, gare al cardiopalma, rocambolesche e spaventose cadute. Questo e molto altro è la MotoGP, uno degli sport di motore più amati al mondo. Talmente amato che nessuno vuole perderselo… e non solo tra i fan! Più volte abbiamo assistito nel corso delle gare o delle prove ad invasioni di pista molto particolari. Stavolta però, in Australia, si è superata la fantasia del più creativo degli sceneggiatori.
Finora l’invasione di campo più bizzarra e tragica era forse quella avvenuta qualche anno fa, nel 2015 a Phillip Island, in Australia, quando un gabbiano aveva fatto il suo ingresso in pista durante la gara, venendo colpito dal cupolino della Ducati di Andrea Iannone. Il colpo danneggiò la moto e fece perdere il primato al pilota, ma fu pagato a carissimo prezzo dall’uccello, purtroppo morto sul colpo.
Sempre nel 2015 ad Austin, in Texas, l’invasione durante la gara fu di un bellissimo e spaventatissimo cane. Fortunatamente nel suo caso non ci furono colpi fortuiti, venne portato in canile e adottato da una famiglia che decise di chiamarlo Moto. Un paio di volte, poi, a serpeggiare tra le curve dei tracciati sono stati dei serpenti. Nel 2018 è successo in Thailandia, senza conseguenze, mentre nel lontano 1998 un cobra venne inavvertitamente calpestato da Gino Borsoi, che dopo quell’episodio decise di adottare quell’animale come simbolo. Quello che è successo stavolta però non si era mai verificato prima…
Leggi anche -> Dalla pista al ring: botte da orbi tra i campioni della…
Pazzesco a Phillip Island: in pista arriva un animale coraggioso
A quanto pare l’Australia è una delle gare preferite per le invasioni “animalesche”. Dopo il gabbiano a farsi male ci ha provato un altro simpaticissimo animale, fortunatamente senza conseguenze né per lui né per i piloti, anche se Espargaro gli è passato davvero molto vicino.
Ma di che animale si è trattato stavolta? Facile: del simbolo dell’Australia, un simpaticissimo canguro. Più precisamente un wallaby, animale in tutto e per tutto simile a un canguro, ma di taglia molto più piccola. Un piccolo invasore che ha mostrato una grande agilità e, così come è comparso, saltellando se n’è subito andato nel suo nascondiglio.
In verità, per essere precisi, non è stato questo il primo canguro a invadere la pista durante un turno di MotoGP. Nel 2019 era capitato ancora una volta al malcapitato Iannone, che nell’occasione riuscì a evitare l’impatto, per la gioia di tutti quanti.