Non si placano le polemiche nel mondo arbitrale. Dopo il rosso clamoroso di Tomori, un altro calciatore è stato espulso per un motivo ancora più incredibile: aveva solo posto una domanda all’arbitro.
La nuova stagione calcistica internazionale non è cominciata nel migliore dei modi dal punto di vista arbitrale. Gli errori si susseguono giorno dopo giorno, e non manca turno di campionato o delle coppe europee che non si porta dietro polemiche clamorose per delle sviste dei direttori di gara spesso incomprensibili. Se in Italia ancora si grida allo scandalo per l’espulsione di Tomori, in questi giorni è un altro l’espulso che chiede giustizia a gran voce!
Certo, ci sono errori che pesano molto di più. Ad esempio proprio quello che ha pagato il Milan nella sfida di San Siro contro il Chelsea potrebbe avere un peso straordinario nelle sorti di un girone di Champions che per il Milan adesso si è fatto davvero complicato. Passare il turno è ancora possibile, ma certo sarebbe stato meglio, per i rossoneri, poter ottenere almeno un punto dalla doppia sfida con i londinesi. Un’impresa non impossibile, se non si fossero ritrovati davanti un arbitraggio piuttosto incomprensibile.
Perché se già il rigore è apparso eccessivo fin da subito a tutti, l’espulsione di Tomori sembra non avere alcun senso logico. E lo ha confermato lo stesso protagonista della vicenda, Mason Mount, che in questi giorni ha dichiarato che anche secondo lui il rosso non c’era. Una decisione clamorosa, ma mai incomprensibile quanto quella che avvenuta in un’altra categoria…
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Cartellino rosso incredibile: la decisione dell’arbitro non ha senso
Facciamo un passo indietro e dall’Europa torniamo in Italia, la patria delle polemiche arbitrali. Anche in questa stagione non stanno mancando gli episodi a dir poco controversi, a partire dal gol annullato a Milik in Juventus-Salernitana. Le vicende più incomprensibili, però, nel nostro Paese non accadono certo in Serie A, bensì nelle categorie minori, un universo a sé dalle regole molto particolari…
Uscendo dal professionismo, in campo ne succedono di cotte e di crude. Raramente però si è visto qualcosa di così assurdo. In uno degli ultimi match di Prima Categoria, infatti, un giocatore è stato espulso addirittura ancor prima di mettere piede in campo. Il motivo? Da non credere…
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A quanto pare la colpa del protagonista della vicenda sarebbe stata quella di avere troppa fretta di iniziare la partita. Uscito dagli spogliatoi, si è accorto che l’arbitro non era ancora arrivato ed è andato a chiedergli spiegazioni, per capire perché non fosse ancora pronto. Per tutta risposta si è visto sventolare davanti agli occhi il più incredibile dei cartellini rossi. Guai a mettere fretta a un direttore di gara: non si sa mai quello che può accadere…