L’anziano allenatore è ancora considerato un mito e l’accoglienza che alcuni tifosi gli hanno riservato, la dice lunga su quanto lui sia amato da molti…
Non sarà ricordato come un allenatore vincente, ma come un maestro di calcio che ha fatto divertire i suoi tifosi e i suoi calciatori. Zdenek Zeman è una leggenda e il suo mito non è mai tramontato. A 75 anni il boemo ha ancora tantissima voglia di allenatore e questo nonostante non sia più un giovanotto. Zeman ha concluso la sua ultima esperienza professionale pochi mesi fa, quando a fine maggio ha lasciato la panchina del Foggia (Serie C) per divergenze con la società.
Un ennesimo ritorno nella piazza dove lo ha lanciato alla ribalta nazionale: il boemo stupì negli anni ’90 con un calcio iper offensivo e dinamico, sdoganando definitivamente il 4-3-3. Un modulo che all’epoca era ritenuto troppo sbilanciato e adatto maggiormente alle categorie inferire. Il suo Foggia in Serie A stupì l’Italia e l’Europa (nono posto in classifica il massimo risultato), ma già a Licata l’allenatore si era messo in evidenza.
Zeman: al Festival dello Sport di Trento, i tifosi accolgono l’allenatore in maniera incredibile
Poi le grandi opportunità alla Lazio e alla Roma, dove sfiorò traguardi prestigiosi e si è fatto amare indistintamente da entrambe le tifoserie della piazza romana. Da allora tante squadre e un mito che è cresciuto anno dopo anno. Non ha più avuto la possibilità di allenare squadre importanti, ma il tecnico boemo ha soltanto chiesto di poter lavorare, senza badare al prestigio o alla categoria.
Zeman ha partecipato al Festival dello Sport di Trento, e per lui c’è stata un’accoglienza straordinaria. Tantissimi tifosi lo hanno accolto con grandissimo affetto a Trento, all’evento annuale organizzato dalla Gazzetta dello Sport con incontri e convegni con tantissimi personaggi del mondo dello sport. Un bagno di folla, con tantissime persone che gli hanno chiesto un selfie o un semplice saluto. Altro che “vecchio”, Zeman appassiona sportivi e tifosi come fosse una star, e lui aspetta una chiamata per sedersi sull’ennesima panchina della sua straordinaria carriera.
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