Ci sono allenatori che conoscono tutto della tattica e sanno trasmetterla ai propri giocatori, e altri che invece sono in grado di motivare in maniera impeccabile, trasformando squadre normali in autentiche macchine da guerra. Gianmarco Pozzecco forse rientra più nella seconda categoria. Al di là delle sue conoscenze impeccabili, infatti, l’aspetto che maggiormente risalta dal modo di fare del commissario tecnico dell’Italia è la sua capacità di dare una grinta e un’energia ai suoi ragazzi raramente vista su un parquet. Una dote naturale che gli permette di riuscire a cavare un discorso motivazionale anche da… 40 euro.
Gli appassionati di sport sanno quanto è complicato essere originali nei discorsi motivazionali. Siamo cresciuti a pane e Hollywood, con quei discorsi strappalacrime e spesso densi di retorica che hanno affollato e reso immortali pellicole come Ogni maledetta domenica o Cool Runnings. Ma nella realtà essere così incisivi è molto più difficile.
Servono qualità che non tutti hanno. Carisma, personalità, determinazione, eloquio e anche un pizzico di fantasia. Tutte doti che non mancano al Poz, come ben dimostrato da un suo discorso destinato già a entrare negli annali come uno dei più belli di sempre.
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Il 94-86 con cui l’Italia si è imposta agli ottavi con la Serbia negli Europei di basket di questo 2022 è nato tutto negli spogliatoi. Perché dal punto di vista delle qualità la Serbia aveva tutto per metterci in difficoltà, forse anche per distruggerci. Ma Pozzecco ha saputo trarre fuori dai suoi ragazzi tutto ciò che avevano con delle parole che sono andate dritte al cuore.
Potremmo ribattezzarlo “il discorso dei 40 euro“, perché tutto è partito da lì, da una somma che non fa girar la testa ma che è stata messa in palio dal commissario tecnico per un quiz da fare ai suoi giocatori. Il resto è già diventato parte dell’epica della Nazionale di basket:
Ovviamente la difesa ha retto alla grande anche in partita, dimostrando che le parole del Poz non erano per nulla infondate, le sue speranze erano ben riposte e la sua lettura della partita impeccabile. Anche così nascono i successi: da uno spunto di fantasia in grado di esaltare l’animo di qualunque giocatore. Ed è anche questa una parte importante del talento di un allenatore.
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