Anche ad un fuoriclasse assoluto del calibro di Thierry Henry, la Var non piace e le sue frasi lasciano tutti a bocca aperta. Le dichiarazioni dell’ex attaccante di Juventus, Arsenal e Barcellona sono devastanti…
Sin da quando è stato ufficialmente riconosciuto come strumento aggiuntivo per gli arbitri per risolvere questioni spinosi durante le gare, il VAR è finito nell’occhio del ciclone. C’è chi lo considera un miracolo della tecnologia, altri invece lo bollano come uno strumento fondamentalmente inutile, in quanto spetta solamente all’arbitro decidere la dinamica di una partita.
Nel secondo gruppo di persone possiamo sicuramente inserire un ex grande attaccante francese, uno che di calcio se ne intende. Stiamo parlando di Thierry Henry, che in una conferenza a Londra dedicata al calcio ha parlato del VAR definendolo come uno strumento che “ammazza il gioco”.
Henry sulla VAR: “Non sai più se esultare, dopo che hai segnato un gol”
La valutazione che da Henry del VAR è perlopiù emozionale più che tecnica. Per l’ex Arsenal e Barcellona, il calciatore non sa esultare dopo aver segnato un goal. E non sapere se esultare in un certo senso rende il calcio uno sport meno godibile.
Thierry Henry crede che il tempo impiegato per prendere decisioni usando il VAR stia uccidendo la “gioia” del calcio. Il vincitore della Coppa del Mondo afferma di non aver problemi con la tecnologia, ma è frustrato dal modo in cui il calcio la utilizza per migliorare le decisioni. “Nel calcio siamo ancora indietro, abbiamo tanto da imparare” ha detto l’ex attaccante dell’Arsenal alla conferenza di affari sportivi della Leaders Week a Londra. “Quello che posso vedere nel football americano, nel rugby, nel cricket o il tennis, è molto diverso rispetto al calcio“.
“Con il VAR, quello che mi infastidisce è che non è abbastanza veloce come in altri sport“. ha aggiunto. Henry ha detto inoltre che l’incertezza che circonda il VAR ha avuto un impatto anche sulle esultanze dei calciatori. “Quello che voglio vedere durante le partite è la gioia di esultare“, ha detto. “Dopo aver segnato, non sai nemmeno se esultare. Esulto? Non esulto? Nel calcio siamo sempre indietro, abbiamo tanto da imparare”.
