Non si placano le polemiche tra Cassano e l’ex difensore del Napoli, Ciro Ferrara. L’ex centrale partenopeo della nazionale italiana, si è sentito chiamato in causa direttamente, dalle frasi del barese e ha risposto alle accuse di ‘Fantantonio’, senza peli sulla lingua…
Le parole di Antonio Cassano hanno, come ormai spesso accade, non solo hanno mandato su tutte le fuire Ciro Ferrara ma ha fatto anche esplodere un vero e proprio polverone mediatico. L’ex talento di Bari vecchia, in una intervista a Bobo tv, ha ribadito di nuovo che Maradona, il primo scudetto del Napoli, lo avrebbe vinto da solo. Questo perchè, secondo il suo punto di vista, i compagni del Pibe de Orao in quel periodo, erano dei semplici “scappati di casa”. Parole pesantissime che ovviamente hanno acceso un dibattito, sul vero valore di quel Napoli, che conquistò lo scudetto nel 1987.
Ovviamente Maradona era un universo a sé, un qualcosa di mai visto nel mondo del calcio dell’epoca. E vederlo giocare al San Paolo con una squadra non di primissimo livello potrebbe avvalorare le parole di Antonio Cassano. Tuttavia, c’è da fare una precisazione: il Napoli era una squadra che giocava a memoria, con calciatori come Bruscolotti, Bagni, Ferrara e Giordano che, diciamocela tutta, erano fortissimi in quella formazione. La punta di diamante argentina poi valorizzava ogni pallone e trasformava in oro tutto quello che toccavs. Insomma, dire che El Pibe de Oro vinse con degli “scappati di casa“, oltre che un’offesa ai calciatori partenopei, è una valutazione sbagliatissima sul piano tecnico e tattico.
La risposta di Ciro Ferrara ad Antonio Cassano
Le parole di Cassano ha scatenato alcuni calciatori che facevano parte della squadra allenata da mister Ottavio Bianchi. Ovvero Renica e Bruscolotti, e, ovviamente, Ciro Ferrara che all’epoca era il giovane-esperto promosso in prima squadra per le sue qualità. Sul suo account Instagram, a distanza di poche ore dalle parole di Cassano, l’ex difensore ha risposto con un po’ di veleno. Ha mostrato una foto della rosa azzurra del campionato del 1986/1987 e ha spiegato al barese che mentre lui era “con il biberon” (Cassano aveva all’epoca 5 anni), lui vinceva con gli azzurri.
“Ciao Antonio, parli di cose che evidentemente non conosci bene, in una lingua che padroneggi ancora meno. Il 10 maggio 1987, mentre noi vincevamo il primo scudetto della storia del Napoli, tu non avevi ancora compiuto 5 anni e prendevi il biberon. Taci, che è meglio. Diego non avrebbe mai voluto nel suo spogliatoio un “fenomeno” come te. Firmato: nu scappat ‘e casa”.