Durante l’amichevole della sua Argentina contro la nazionale giamaicana, Leo Messi è stato protagonista di un siparietto a dir poco surreale…
Di cose strane del mondo del calcio ne accadono parecchie ma quella che che recentemente ha coinvolto Leo Messi è quasi surreale. Durante l’amichevole tra Argentina e Giamaica, giocata nella Red Bull Arena di New York, nel bel mezzo della partita, un tifoso probabilmente giamaicano si è letteralmente gettato addosso al campione del Paris Saint Germain chiedendogli la cosa più pazza del mondo: un autografo sulla schiena con un pennarello!
Se all’inizio Leo Messi aveva qualche titubanza per l’eccezionalità della situazione, e del resto chi non ce l’avrebbe, il campione ha successivamente deciso di accontentare lo scatenato tifoso che, come detto, ha raggiunto metà campo scavalcando tutto l’apparato di security, onnipresente nelle manifestazioni di carattere internazionale.
Messi e il tatuaggio: cosa è successo?
Dicevamo prima che il tifoso si era praticamente gettato addosso al numero dieci dell’Albiceleste; tuttavia, proprio mentre l’attaccante stava per iniziare a scrivere la sua firma dietro la schiena, è intervenuta la sicurezza che per poco stava quasi travolgendo lo stesso Messi! Insomma, una scena da film, talmente surreale da essere irripetibile e che ha probabilmente colpito lo stesso attaccante (che poteva anche subire qualche lieve infortunio vista la situazione).
Dal punto d vista del risultato l’Argentina ha vinto 3-0 grazie a una doppietta di Messi e una rete dell’attaccante del Manchester City Julian Alvarez. La nazionale ha dimostrato ancora una volta di essere una delle squadre più temibili in questo momento, non solo in Sud America, ma anche nel resto del mondo.
Al momento la squadra di Lionel Scaloni ha segnato 14 reti nelle ultime quattro partite e non perde addirittura dallo scorso 2019. Da lì solo gioie e pareggi per una squadra che, come detto, dovrà sfruttare al massimo la presenza dello stesso Messi vista la sua ultima partecipazione al Mondiale. Scaloni, commissario tecnico campione del Sudamerica in carica dal 2018, non solo né è consapevole, ma è addirittura convinto di potercela fare.