L’affermazione che gli italiani amano il Subbuteo, più di ogni altro gioco da tavolo non è mai stata in discussione, ma ora ne abbiamo avuto la conferma: anche nel 2022 infatti, la nostra rappresentativa ha conquistato il torneo iridato, superando il Belgio in finale, ma perchè continuiamo ad amare così tanto questo gioco?
Tutti pazzi per il Subbuteo, almeno in Italia. Il calcio da tavolo è uno degli sport, o dei giochi, che continuano a far battere il cuore di tante migliaia di appassionati in tutta la penisola. Un amore che ha radici storiche. Prima che i manageriali, come Football Manager, arrivassero a invadere i nostri computer, prima ancora che le PlayStation fossero ideate, era il Subbuteo l’unico gioco che riusciva a riprodurre in qualche modo le azioni degli eroi dei tifosi. Ed è forse per questo che gli italiani lo hanno sempre trattato come un gioco quasi ‘sacro’.
Passano gli anni, ma il calcio da tavolo in Italia non passa di moda. Non a caso, nel 2022 a Roma la squadra guidata da Marco Lamberti è riuscita a issarsi fino al primo posto nel campionato mondiale, grazie a giocatori del calibro di Luca Colangelo, Matteo Ciccarelli, Daniele Bertelli, Saverio Bari, Claudio La Torre e Filippo Cubeta.
Un trionfo netto e clamoroso, arrivato dopo aver chiuso il girone a punteggio pieno, aver superato l’Inghilterra nei quarti, e Malta in semifinale. Nell’appuntamento decisivo, gli ultimi a piegarsi ai nostri colori sono stati i rappresentanti del Belgio. Un successo che è servito a ricordare, se ancora ce ne fosse bisogno, quanto sia stretto il legame tra la penisola e questo gioco che sembra fatto apposta per esaltarci.
Leggi anche -> Immobile, pace fatta con Mancini? L’ex scarpa d’oro torna in nazionale
Italia e football da tavolo: un legame incredibile
C’è un legame indissolubile che unisce il Subbuteo e l’Italia. Agonisticamente, lo dimostrano i risultati nei Mondiali. Da quando sono stati creati, nel 1994, sono stati vinti sedici volte dagli Azzurri nella categoria “open”, contro i soli tre della Spagna, i due del Belgio e uno di Malta. Un dominio incredibile e apparentemente incontrastabile, che sembra avere radici nel nostro DNA.
Più romantico della Play e dei computer, il Subbuteo è la rappresentazione più concreta del calcio nostalgico, quello basato su un’estetica che non cerca per forza la verosimiglianza, ma che sa trovare il fascino del gesto in ben altre cose. Non c’è Fifa o eFootball che tengano: solo il Subbuteo riesce a trasformare una cameretta della propria casa in San Siro o nel Maradona.
Paradossalmente, anche il calcio da tavolo è stato inventato da un inglese, l’ornitologo Peter Adolph (accompagnato dal falco Subbuteo), negli anni Quaranta. Eppure, è in Italia che ha raggiunto il massimo splendore. C’è un legame che ci rende maggiormente predisposti per il gioco del pallone, in qualunque dimensione. Impossibile non riconoscerlo.