Kobe Bryant è stato molto più di un semplice campione nel mondo del basket: il cestista americano, amatissimo anche in Italia, era il numero uno sul parquet ma anche nel senso dell’umorismo.
Se Kobe Bryant è stato uno dei campioni più iconici e amati nella storia del basket NBA e, più in generale, dello sport mondiale, un motivo ci sarà. E non può essere solamente quel talento straordinario, che lo ha reso uno dei cestisti più forti degli anni Duemila, o il suo legame così speciale con i Los Angeles Lakers, la franchigia più amata. Il suo segreto era un altro: la sua umanità, uno spessore che si esprimeva non solo nel sorriso, ma anche in un senso dell’umorismo che, oggi come oggi, manca enormemente in tutto il mondo dello sport.
Kobe è stato un grande uomo e un uomo di mondo in tutti i sensi. Un cittadino americano, nativo di Filadelfia, diventato un italiano d’adozione. Per via della carriera del padre, che è stato un grande giocatore del nostro basket, Kobe era infatti cresciuto nel nostro Paese, che lo aveva accolto e formato dai 6 ai 13 anni d’età.
Più italiano di molti italiani, la stella NBA aveva vissuto praticamente ovunque, da Reggio Calabria a Reggio Emilia, passando per Rieti e Pistoia, ovviamente al seguito del papà. E questa italianità così a lungo assaporata era rimasta sua anche quando aveva era tornato a casa per continuare la sua vita e trasformarsi in uno dei più grandi cestisti di tutti i tempi. Lo ha dimostrato in questo video in cui, sempre ridendo, ha spiegato in che modo è riuscito per tutta la carriera a mandare a quel paese gli arbitri senza avere mai grandi problemi.
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A lezione da Kobe: ecco come insultare gli arbitri senza farsi scoprire
Se non fosse diventato un campione del mondo dello sport, Kobe avrebbe probabilmente potuto fare l’attore. D’altronde, nel corso della sua vita vinse anche un Oscar, come sceneggiatore del corto Dear Basketball del 2017. Con il cinema dunque aveva un certo feeling, come dimostrato anche dalle sue prove in alcuni cameo in documentari e serie televisive famose.
Mimica, timing e senso dell’umorismo. Qualità immense dimostrate anche in questo breve video, diventato virale sui social, che vede Kobe all’opera in un’intervista televisiva. In pochi secondi il campione è riuscito a spiegare in che modo, grazie alla conoscenza delle lingue, per tutta la carriera ha mandato a quel paese gli arbitri senza mai farsi sgamare:
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Questo era Kobe Bryant. E molto altro ancora. Un campione che ci ha lasciati troppo presto in una delle tragedie più sconvolgenti per il mondo dello sport e dello spettacolo a stelle e strisce negli ultimi anni. Probabilmente non riusciremo mai a rimarginare la ferita per il suo addio, ma una cosa è certa: ogni volta che avremo nostalgia di lui, basterà riguardare queste immagini, oltre a quelle di tutte le sue grandi giocate in campo, per farci tornare il sorriso.