E’ guerra aperta tra l’Inter e la multinazionale che fa da sponsor ai neroazzurri. La reazione del club milanese e’ durissima
Si avvicina il fischio d’inizio della partita prevista allo stadio Via del Mare. Sabato 13 agosto alle ore 20.45 è in programma la partita tra il Lecce e l’Inter. Questa gara darà il via alla stagione della squadra allenata dal tecnico Simone Inzaghi. La compagine nerazzurra è una delle formazioni viste come favorite al titolo di campione d’Italia.
Nella scorsa i nerazzurri sono stati in lotta fino all’ultima giornata contro il Milan guidato dall’allenatore Stefano Pioli. Ad avere la meglio però sono stati i rossoneri. In questa stagione la Beneamata ha intenzione di riscattarsi e di cucire sul petto delle proprie maglie nerazzurre non solo lo scudetto, ma anche una seconda stella sopra il proprio stemma. Infatti il titolo di campione d’Italia significherebbe scudetto numero 20.
Intanto, mentre prosegue la preparazione in vista della sfida contro ì salentini, alcune vicende fuori dai campi da gioco stanno tenendo banco e creando qualche grattacapo in casa nerazzurra.
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Inter, braccio di ferro tra il club nerazzurro e DigitalBits
Difatti, secondo quanto riportato da SportMediaset, ci sarebbe tensione fra il club meneghino e DigitalBits, main sponsor della squadra nerazzurra. La criptovaluta XDB non avrebbe ancora versato la prima tranche della sponsorizzazione di questa stagione.
Così la società lombarda avrebbe, dapprima oscurato il nome dell’azienda sul proprio sito e sui tabelloni pubblicitari, poi rimosso il logo dalle casacche sia squadra Primavera che di quella femminile. Nell’intesa fra il club interista e Digitalbits sarebbero previsti ottantacinque milioni di euro per i prossimi quattro anni.
Anche per tale ragione la società milanese avrebbe posticipato la presentazione della seconda maglia. Difatti si attenderebbe di comprendere come andrà a finire questa vicenda con il main sponsor.
Si tratta di aspetti delicati per il club nerazzurro e che dovrà essere trovare una soluzione rapida al fine di non avere un impatto ulteriore su questa sessione di calciomercato, già pesantemente condizionato da fattori di bilancio.