Vecchie ruggini e incomprensioni hanno separato Antonio Conte e José Mourinho per molto tempo. Il tecnico degli Spurs in occasione della gara amichevole giocata sabato scorso, però, ha provato a fare pace con il collega. Le dichiarazioni dell’ex allenatore della Juventus sul tecnico della Roma sembrano aver messo la parola fine agli antichi rancori… almeno in apparenza…
Mourinho e Conte: “c’eravamo tanto odiati”. Il tempo cura ogni ferita, aiuta a dimenticare e risolve anche i contrasti più accesi. Capita così che Antonio Conte abbia deciso di provare a far pace una volta per tutte, con uno dei grandi rivali della sua carriera, José Mourinho. Che il tecnico salentino e lo Special One non si siano mai amati non è una novità, ma a quanto pare, ora che sono separati da migliaia di chilometri, i tempi sono sembrati maturi per poter sotterrare l’ascia di guerra, come fatto capire chiaramente dall’allenatore salentino in alcune dichiarazioni rilasciate in conferenza stampa, nel pre-gara di Roma-Tottenham.
I trascorsi tra Conte e lo Special One sono da bollino rosso
I due negli anni passati, avevano dato vita in Inghilterra, ad alcuni dei battibecchi più clamorosi della storia della Premier. La faida era iniziata nel 2016, quando l’attuale tecnico della Roma si riferì all’allora allenatore del Chelsea definendolo “pagliaccio a bordocampo“. La replica di Conte non si fece attendere, e il tecnico salentino andò sul pesante, attribuendo all’ex idolo nerazzurro un attacco di “demenza senile“.
Parole che non scivolarono addosso al portoghese, che rincarò la dose pungendo Conte su un tasto molto dolente: “Non serve che lui mi ricordi che ho commesso degli errori e che ne commetterò altri. Posso però dire che non sarò mai squalificato per calcioscommesse“. Vetriolo puro in queste dichiarazioni, cui il tecnico salentino non seppe replicare se non dando al rivale del “piccolo uomo“.
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Come è andata la prova di pace tra Conte e Mourinho?
Da quella storica lite sono trascorsi ormai tanti anni, ed è tempo di risolvere ogni problema e appianare ogni divergenza. A tendere la mano per primo è stato proprio l’ex storica bandiera juventina, che ha parlato apertamente in conferenza stampa di “rapporto di rispetto reciproco” tra loro, aggiungendo di essere contento che la Conference League lo scorso anno l’abbia vinta proprio la Roma di Mou.
Ora che i due, tra i tecnici più blasonati della storia, siedono su panchine di club sicuramente importanti, ma decisamente meno potenti rispetto a quelli allenati in passato. Conte ora, molto probabilmente si sente più vicino a Mourinho, quasi come fossero accomunati da una missione super-eroistica.
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“La Roma e noi abbiamo lo stesso obiettivo: contrastare le superpotenze che comandano in Inghilterra e in Italia“, ha affermato Conte nella suddetta conferenza stampa. Sempre secondo Conte in Inghilterra infatti, il Tottenham deve vedersela continuamente con club del calibro di Manchester City, Manchester United, Liverpool, Chelsea e chi più ne ha più ne metta, mentre la Roma ogni stagione si trova ad affrontare avversari del calibro di Juventus, Milan, Inter e Napoli e questo rende i loro compiti simili e per certi versi quasi impossibili. Parole al miele che il tecnico portoghese sembra aver accettato di buon grado e che quindi, molto probabilmente metteranno la parola fine ad una rivalità che ha fatto a suo modo la storia del calcio inglese degli ultimi anni…oppure no? In ogni caso per la cronaca, la gara di sabato si è conclusa con la vittoria degli uomini dello Special One per 1 a 0, grazie al gol segnato da Ibanez di testa, su cross di Dybala.