Ricordate tutti i campioni che hanno giocato con più di una Nazionale?

Da Thiago Motta a Diego Costa, fino al caso Inaki Williams e a Emerson Palmieri: ecco tutti i grandi calciatori che hanno giocato con più di una Nazionale nel corso della loro carriera agonistica.

La Nazionale come un club? Non proprio, ma di certo ultimamente si cambia la casacca della propria rappresentativa con molta più semplicità rispetto al passato. O almeno così sembra. Il caso Inaki Williams ha infatti riacceso i fari su una delle questioni più dibattute nel mondo del calcio: è giusto che i calciatori cambino Nazionale? Il campione dell’Athletic Bilbao, nato in Spagna e con una presenza con la Roja nel 2016, ha scelto infatti di giocare per il Ghana, il Paese dei suoi genitori. Tra l’altro, lo stesso Inaki ha anche indossato più volte la maglia della nazionale dei Paesi Baschi, non riconosciuta dalla Fifa. Ma questa è un’altra storia…

Thiago Motta Italia
Thiago Motta con la maglia dell’Italia (ANSA)

Si tratta solo dell’ultimo caso di cambio di Nazionale in corsa per dei giocatori che, a volte, seppur importanti, si ritrovano a essere chiusi nella prima Nazionale di appartenenza, e spesso scelgano quindi una soluzione “di ripiego”, nel senso buono dell’espressione. D’altronde, è il regolamento, piuttosto elastico, della Fifa che lo permette.

Per poter cambiare casacca, infatti, a un calciatore basta ovviamente essere in possesso del passaporto della nuova federazione, e deve poi aver giocato con la precedente Nazionale maggiore entro i 21 anni. In aggiunta, deve aver giocato massimo tre partite internazionali con la precedente rappresentativa, sia ufficiali che non ufficiali. Infine, devono essere passati almeno tre anni tra una gara con la vecchia maglia e una con quella nuova.

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Nazionali girevoli: i calciatori che hanno rappresentato più di un Paese

Un altro caso recente è quello di Aymeric Laporte, difensore del Manchester City. Francese di nazionalità, ha collezionato oltre 50 presenze nelle giovanili dei bleus, e più volte è stato convocato anche da Deschamps, senza giocare. Nel 2021 ha però scelto di far valere la sua cittadinanza spagnola, e si è unito alle Furie Rosse.

Eloquente, e ben più rumoroso, il caso Diego Costa. Il centravanti brasiliano, nel 2014, nonostante due presenze con la nazionale verdeoro, scelse di passare a sua volta con la Spagna, per giocare i Mondiali brasiliani con la maglia dei campioni del mondo in carica. Un tradimento che non gli è stato mai davvero perdonato.

Aymeric Laporte Spagna
Aymeric Laporte (ANSA)

Ci sono poi diversi casi che coinvolgono l’Italia. Come quello di Thiago Motta, che giocò dal 2012 al 2016 con gli Azzurri pur avendo alle spalle due presenze con il Brasile, o Emerson Palmieri, che ha giocato però con i verdeoro solo nelle giovanili, e che oggi è un perno della nostra Nazionale. Percorso inverso per Franco Vazquez, convocato da Conte un paio di volte nel 2015 e poi passato all’Argentina nel 2018 con tre presenze.

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Ma gli esempi davvero non si contano: citiamo ad esempio Denzel Dumfries (due presenze con Aruba, poi passato ai Paesi Bassi), Goeffrey Kondogbia (passato dalla Francia alla Repubblica Centrafricana), Florent Malouda (negli ultimi anni di carriera ha scelto la Guyana francese), Nacer Chadli (dal Marocco al Belgio), Wilfred Zaha (qualche presenza giovanile con l’Inghilterra, per poi scegliere definitivamente la Costa d’Avorio) e altri ancora.

E tutto questo senza citare i casi storici, come quello di Luis Monti, l’unico calciatore ad aver giocato due finali mondiali con due Nazionali diverse (Argentina e Italia), Alfredo Di Stefano, il fuoriclasse conteso da Argentina e Spagna, Ferenc Puskas, leggenda ungherese che vestì anche la maglia della Spagna, José Altafini, campione del mondo col Brasile e delusione con l’Italia. Ma l’elenco è davvero lungo, e tutto fa credere che il trend sia destinato a crescere ancora.

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