Il movimento calcistico in Italia è in crisi? La risposta non può che essere sì. Lo dicono i numeri, con un campionato sempre più povero di fuoriclasse e di risultati importanti a livello internazionale. Ma lo dicono anche i numeri della nostra Nazionale. Gli uomini di Mancini, di questi tempi, lo scorso anno esultavano per la vittoria di Euro 2020. Inutile dire che quel trionfo è stato solo il culmine di un periodo d’oro in termini di risultati e di fortuna.
Oggi la realtà è un’altra. Siamo in difficoltà, almeno ad alti livelli, come dimostrato dalla mancata qualificazione al Mondiale, la seconda consecutiva. Eppure, le nostre giovanili continuano a mostrare qualcosa di diverso. Non è vero che non ci sono più giocatori validi. Lo ha dimostrato l’Under 21 con gli ultimi risultati, l’Under 19 negli Europei di categoria, e adesso anche un’altra Nazionale minore arrivata addirittura in finale in uno dei tornei più prestigiosi al mondo.
Mentre il ct Mancini si sta arrabattando per cercare di formare un nuovo gruppo che riesca ad amalgamare l’esperienza e la stanchezza di alcuni leader storici con la freschezza e l’immaturità di alcuni giovani su cui poter e dover puntare, come Gnonto, c’è tutta una generazione di calciatori italiani che sta venendo su dalle retrovie, talenti più o meno importanti che stanno dimostrando di avere valore. E che ora non devono essere bruciati.
Una vera sfida, viste le abitudini masochiste dei nostri dirigenti negli ultimi anni, annebbiati dal guadagno imminente e incapaci di mostrare la necessaria lungimiranza. In attesa di capire cosa sarà del futuro di questi gioiellini, possiamo però goderci una finale che mancava da tempo, e che ha il sapore del grande classico contro una delle nostre rivali di sempre.
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Soddisfazioni per l’Italia del calcio ai Giochi del Mediterraneo, che si stanno svolgendo in questi giorni a Orano, in Algeria. Gli Azzurrini, guidati dal ct Daniele Franceschini, stanno dando sfoggio di un grande momento di forma e fin qui hanno regolato senza troppi problemi avversari di prestigio, arrivando fino alla finale. Altro che i ragazzi di Mancini! Questo giovane gruppo è a un passo da un grande successo in un torneo che, tra l’altro, abbiamo conquistato già quattro volte nella nostra storia, ma che ci manca da ben 25 anni.
Dopo aver superato, senza troppi problemi, Portogallo, Grecia e Turchia, la nostra Nazionale Under 18, guidata da una super prestazione di Raimondo, giovane talento del vivaio bolognese, si è guadagnata l’accesso in finale superando in semifinale il Marocco per 2-1. Un successo per nulla scontato, considerando che gli africani avevano portato in questo torneo una rappresentativa Under 20.
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E adesso? Al compimento di quella che sarebbe una grande impresa manca un solo match: la finalissima contro la Francia, che ha superato per 2-0 la Turchia nell’altra semifinale. Un classico del calcio mondiale, con in palio una medaglia d’oro di grande prestigio. Riusciremo a strapparla dalle “grinfie” dei nostri cugini?
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