L’allenatore che ha fatto la storia tuona: “Ero pronto a lasciare…”

E’ stato decisamente l’allenatore più vincente nella storia della sua squadra ma ora, dopo anni fatti ad altissimi livelli, sembra che qualcosa non funzioni più come prima. Gasperini si sfoga e racconta un retroscena: “Non sono stato accontentato sul mercato, ed ero pronto a lasciare… Ecco perché sono rimasto”

L’Atalanta ha vissuto una stagione molto difficile: da seria candidata per lo scudetto si è ritrovata addirittura fuori dall’Europa. Un andamento sempre più deludente, condizionato anche dai tantissimi infortuni. Ad essere colpito è stato in particolare l’attacco: prima Muriel, poi Ilicic (rimasto fuori praticamente tutto l’anno) e soprattutto Duvan Zapata, uscito dai radar a dicembre e rientrato dopo ben tre mesi.

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“Ero pronto a lasciare: ecco perché poi sono rimasto”, che sfogo per l’allenatore (Ansa)

L’allenatore Gian Piero Gasperini si è ritrovato senza attacco, ma a gennaio ha potuto contare sull’arrivo di Jeremie Boga dal Sassuolo. Purtroppo l’innesto dell’ivoriano non ha dato il contributo sperato. Il calciatore è stato pagato molto (24 milioni) ma non ha inciso. Proprio questo il motivo per cui Gasperini si è molto arrabbiato con la società, arrivando perfino a minacciare l’addio. Lo ha raccontato lui stesso in una intervista alla Gazzetta dello Sport. Ha spiegato che era pronto a lasciare l’Atalanta in protesta contro la società, ma che è rimasto soltanto per il legame che ha con i tifosi e l’ambiente. Ancora una volta (infatti non è la prima) il tecnico attacca in maniera molto schietta la società, senza nascondere il suo disappunto.

Atalanta, il duro sfogo dell’allenatore: “Stavo per lasciare”

“Eravamo statici lì in avanti – ha spiegato Gasperinie mi sono scontrato con la società per la mia esigenza di non rimanere fermi”. L’episodio significativo dopo la sconfitta casalinga contro l’Empoli nell’ultima giornata, quella che ha concluso il deludente campionato della Dea. Appena 59 punti in classifica, ottavo posto e nessun piazzamento europeo. “Se sono rimasto è per il forte legame con la città – ha proseguito – in quell’ultima partita ho percepito la richiesta della gente, che era quella di farmi rimanere. Questa cosa mi ha condizionato, perché ero veramente pronto a lasciare, se la società avesse voluto”. Questo ultimo passaggio spiega come Gasperini fosse disposto a condividere la scelta di andare via, ma evidentemente la società lo ha voluto confermare nonostante i problemi della squadra.

Gasperini applaude - foto LaPresse
foto LaPresse

“Siamo rimasti gli stessi e intanto abbiamo perso Gomez, Ilicic e Zapata – ha detto il tecnico – segnavamo tanto e siamo rimasti uguale. Volevo un campione e invece sono arrivati profili diversi. Non è stato fatto ciò che chiedevo. Facevamo tocchettini senza entrare in area e tirare, senza creare opportunità e poi prendevamo gol in contropiede…”. E infine Gasperini non risparmia una forte critica a Boga, unico rinforzo in attacco arrivato a gennaio. “Costa tanto, è stato pagato come un campione carismatico, invece è un giocatore individuale e basta”.

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