Anche il calcio italiano finalmente si adegua e decide di mettere in atto una svolta epocale: dalla prossima stagione, gli arbitri donna potranno arbitrare anche le gare degli uomini. Veronica Martinelli, assistente arbitrale Internazionale della Sezione di Seregno in forza alla Commissione Arbitri Nazionale Serie C, dice la sua in un’intervista…
Pierluigi Collina, presidente del comitato arbitri FIFA, ha scelto di convocare tre arbitri donna, Stephanie Frappart (Francia), Salima Mukansanga (Ruanda) e Yoshimi Yamashita (Giappone), e tre guardalinee, Neuza Back (Brasile), Kathryn Nesbitt (USA) e Karen Diaz Medina (Messico) per i Mondiali in Qatar.
Anche il nostro movimento ha incluso un arbitro donna nella lista dei direttori di gara nel prossimo campionato di Serie A 2022/23. Si tratta di Maria Sole Ferrieri Caputi, promossa “per meriti e non per privilegio“.
Vista questa svolta storica nel calcio italiano, CalcioToday.it ha intervistato Veronica Martinelli, assistente arbitrale Internazionale, della Sezione di Seregno, in forza alla Commissione Arbitri Nazionale Serie C.
Veronica ha spiegato come e quando ha deciso di frequentare il corso per arbitri. “Un giorno, mentre ero in campo con lui ad allenare i bambini, si è presentato un signore che mi ha proposto di frequentare il corso per arbitri. All’inizio non ero per nulla convinta, anzi. Poi dopo un paio di giorni di riflessione ho accettato. Non avrei mai immaginato di diventare arbitro, anche perché io con loro ci litigavo in campo. Adesso invece consiglio a tutte le ragazze di provarci perché è un’esperienza di vita che dà tanto e regala molte soddisfazioni“.
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Quanto a eventuali episodi spiacevoli nel corso della sua carriera, Martinelli ha risposto. “A parte i primi anni più difficili, dove effettivamente ti chiedi ‘ma chi me lo ha fatto fare a venire a prendere insulti?’, ho metabolizzato e riesco a recepire l’insulto in modo divertente e scherzoso. Negli stadi si sentono spesso cori, soprattutto in Serie C dove ci sono migliaia di persone. Alla fine ci sorrido sopra perché il calcio è goliardico e bisogna anche sapersi prendere in giro. Certo è difficile riuscire a lasciare fuori queste voci, soprattutto quando arbitri in campi provinciali dove ci sono genitori sfegatati che pensano di avere Ronaldo in casa e se la prendono a prescindere con la figura dell’arbitro“.
Quindi sul Var. “Se ho avuto modo di utilizzarlo? No, non ho ancora avuto questa fortuna, spero di farlo presto. Ho assistito ad un corso dove ci hanno mostrato alcuni filmati, e vi assicuro che è difficile. Seduti su una sedia giudichiamo davanti a quattro schermi in pochi secondi. No, non è per niente facile“.
Infine sul suo sogno nel cassetto. “Il primo obiettivo è quello di fare l’esordio in Serie B. Prossimo anno lavorerò per quello. Non voglio pensare ad altro e ad obiettivi a lungo termine, perché tutto cambia in fretta. Meglio pensare ad uno ‘step’ per volta, perché sognare troppo in grande potrebbe farti perdere di vista l’obiettivo più vicino da raggiungere“.
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