Sembra incredibile ma è proprio così: il Barcellona rischia il fallimento. Il vice presidente per l’area economica del club Eduard Romeu, lo ha dichirato in un’intervista rilasciata al quotidiano sportivo Sport. Secondo quanto affermato dallo stesso Romeu, in questi giorni si stabilirà se il club catalano, riuscirà a trovare le risorse economiche per sistemare le casse societarie e procedere sul mercato
C’era una volta il Barcellona super ricco e quasi onnipotente in campo e anche sul mercato. Oggi la realtà è cambiata parecchio e il club blaugrana sta vivendo una crisi profonda. Periodo tremendo per i catalani, che campo a parte, stanno facendo i conti con debiti e buchi di bilancio sempre più preoccupanti. L’allarme è arrivato dal vice presidente dell’area economica del club, Eduard Romeu, che in un’intervista a Sport ha spiegato che la situazione è a dir poco pesante.
“Il bilancio, attualmente, rappresenta il problema principale – ha detto il dirigente – perché le casse del club sono sotto di 500 milioni di euro. Ci sono poi 150 milioni di perdite ulteriori che potrebbero aggiungersi entro la fine dell’anno, per evitarlo bisogna prendere provvedimenti entro la fine di giugno”. Una situazione che, come ha spiegato il dirigente, deriva dall’eredità pesante che arriva dal passato. “Cose che non sono state fatte, o sono state fatte male – ha proseguito Romeu – il 16 giugno (oggi n.d.r.) sarà una data cruciale, perché terremo un’assemblea dei delegati, fondamentale per capire le sorti del nostro club”.
Barcellona, oggi è una data cruciale
Data da cerchiare quindi, è quella di oggi giovedì 16 giugno, quando la decisiva assemblea deciderà come affrontare i forti debiti del club. Non è scontato che si potrà uscire dalla crisi in modo “indolore”, nel senso che potrebbero esserci ripercussioni sul mercato. Non a caso tutte le operazioni in entrata per la prossima stagione sono congelate, compreso l’ingaggio di calciatori a parametro zero. Il club blaugrana avrebbe (il condizionale è d’obbligo) preso Kessie dal Milan e Christensen dal Chelsea dalla lista svincolati, ma prima di poterli ingaggiare ufficialmente dovrà risolvere l’annoso problema dei debiti.
Inoltre, tra le priorità per uscire dalla crisi c’è una forte riduzione del monte ingaggi, che dovrebbe scendere di ben 120 milioni di euro. “Lavoreremo sul BLM ( la società di proprietà del club che controlla la parte di retail, ndr) e sui diritti televisivi – ha spiegato Romeu – abbiamo un’offerta di 275 milioni per questo comparto. Purtroppo, però, questo non basta. Per ottenere più soldi ci serve tempo, è questa la Spada di Damocle sulla nostra testa”, ha concluso il dirigente con toni preoccupati.