Gli arbitri italiani sono pronti a una grande rivoluzione: dalla prossima stagione l’AIA ha deciso di attuare una novità che potrebbe finalmente portare una ventata d’aria fresca dopo un’annata disastrosa.
Chi lo ha detto che gli arbitri non vogliono cambiare? La stagione 2022/23 sarà storica e rivoluzionaria nel mondo dei fischietti italiani. Dopo un’attesa lunga anche più del dovuto, si è arrivati infatti a una decisione che potrebbe cambiare per sempre il mondo del calcio, almeno per quanto riguarda i rapporti tra la classe arbitrale, i giocatori in campo e i club. Lo ha annunciato Alfredo Trentalange, lasciando senza parole tutti i tifosi.
La svolta arriva, infatti, in un momento non semplice per gli arbitri italiani. Anzi, forse in quello più difficile in assoluto dal post Calciopoli. Nella stagione appena conclusa i fischietti sono stati protagonisti di autentici disastri, con episodi che hanno fatto discutere e che entreranno nella storia al pari di quelli costati al Napoli di Sarri lo scudetto nella stagione 2017/18 (Orsato-Pjanic e molti altri).
Basti pensare ai “favori”, o presunti tali, ricevuti dall’Inter vice-campione d’Italia, come il clamoroso rigore negato a Belotti nella sfida di Torino. O ancora ai torti subiti dal Milan, poi vittorioso, e anche a quei piccoli aiuti decisivi nella fase finale della stagione (gol dell’1-0 con l’Atalanta, rigore non fischiato al Napoli e così via). Una serie di errori e orrori che ha lasciato il segno in Trentalange e Rocchi. Anche per questo motivo i vertici arbitrali hanno scelto di accelerare la rivoluzione, e di cambiare tutto già dalla prossima stagione.
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Un arbitro donna arriva in Serie A: l’annuncio
Mentre tutti i tifosi attendono novità sul fronte Var, dopo un paio di anni assolutamente disastrosi, come dimostrato anche da alcuni file audio che dimostrano un‘incapacità di alcuni arbitri di riuscire a mantenere la lucidità davanti alle immagini, la prima vera svolta del mondo arbitrale italiano arriva sul fronte dei nuovi innesti: dal prossimo anno ci sarà nella truppa dei fischietti anche un arbitro donna.
La prescelta, per merito e non per privilegio, ha tenuto a precisare il numero uno dell’AIA in conferenza stampa, è Maria Sole Ferrieri Caputi, 32enne di Livorno, l’arbitro dei record in Italia. Già lo scorso anno aveva, infatti, infranto un tabù, diventando la prima donna arbitro a dirigere un match di Coppa Italia con in campo una squadra di Serie A, il Cagliari nel match contro il Cittadella.
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La stessa Ferrieri Caputi era stata tra l’altro la seconda donna ad arbitrare in Serie B, in un match sempre del Cittadella ma contro la Spal. Prima di lei era riuscita ad arrivare a tali risultati solo la campana Maria Marotta. Segno evidente dei tempi che cambiano e di un movimento, quello degli arbitri donna, che potrebbe presto integrarsi in maniera stabile all’interno del sistema italiano. E la speranza è che possa diventare un modo per migliorare una classe arbitrale che, fino a questo momento, ha messo in mostra più limiti che qualità.