Carlo Ancelotti non ci sta: dopo il dietrofront incredibile di Kylian Mbappé, rimasto al PSG a suon di milioni, il tecnico del Real Madrid esce allo scoperto e rivela tutta la verità su quello che pensava del trasferimento del francese.
Una finale di Champions in vista, da giocare e, secondo tradizione Real, vincere. Un entusiasmo senza freni per una stagione fin qui da favola. Qualche distrazione di troppo. Carlo Ancelotti fa la sintesi di quello sta avvenendo in questa lunga attesa per la gara più importante dell’anno, la sfida importantissima di Parigi contro il Liverpool di Klopp.
Un’attesa alimentata dalle notizie di mercato, e in particolare dal clamoroso dietrofront di Kylian Mbappé. Una decisione che solo in questi giorni il tecnico ha voluto commentare con parole che non lasciano spazio a fraintendimenti.
Se c’è una cosa che a un allenatore a un uomo come Ancelotti non va proprio giù è la mancanza di correttezza. Coerente per (quasi) tutta la sua carriera professionale, il tecnico non ha preso bene la decisione di Mbappé. Non tanto perché il fuoriclasse francese non abbia avuto le sue ragioni per accettare la proposta, faraonica a dir poco, del PSG, quanto piuttosto per un tira e molla che forse si sarebbe potuto evitare.
A pochi giorni dalla gara più delicata, Ancelotti si trova infatti in questo momento a dover commentare, in un ambiente incendiario, anche una notizia di mercato che non ha certo fatto piacere ai tifosi, convinti che dalla prossima stagione avrebbero potuto ammirare il calciatore più forte del mondo con la camiseta blanca. Così non sarà, e a fare da pompiere tocca, ancora una volta, a uno scatenato Carletto.
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Mbappé resta al PSG: la frecciatina del tecnico del Real
“Ovviamente siamo concentrati su di noi e su quello che dobbiamo fare, ma abbiamo rispetto per le decisioni che vengono prese e per tutti i club“, ha sentenziato nel media day il tecnico delle merengue, che ha voluto sottolineare come, in questo momento, ci siano cose più importanti a cui pensare per il Real, che non la scelta di Mbappé.
E in effetti non può avere torto. A Parigi Carletto, più che per chiacchierare con Mbappé, andrà infatti per conquistare un trofeo prestigioso: la quattordicesima Champions nella storia del Real. Un successo che, se raggiunto, renderebbe anche questa stagione leggendaria per il club e per lo stesso allenatore.
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Motivi più che validi per non stare certo lì, fermi, a lamentarsi per il mancato arrivo di un calciatore, seppur forte come Mbappé. Anche per questo motivo, a chi gli ha chiesto se fosse deluso, Carletto ha risposto, senza troppi giri di parole: “Non ho mai parlato di giocatori che non sono del Real“. A buon intenditor…