Dopo due anni ad altissimi livelli e una valanga di gol segnati, in ogni competizione a cui ha partecipato, la nuova stella del calcio mondiale ha definitivamente salutato i suoi tifosi. Un momento commovente al termine della sua ultima partita, giocata in uno stadio che rimarrà per sempre nel suo cuore.
In queste ultime giornate dei massimi campionati europei, stiamo assistendo a tantissimi momenti emozionanti su molti campi. In questo nuovo calcio che porta i giocatori a non rinnovare con le proprie squadre e a cambiare spesso casacca, sono infatti molti gli addii che si stanno consumando. Più di una stella del calcio mondiale, chi tramite clausola, chi a scadenza di contratto, sta lasciando la propria squadra, con saluti che non possono non emozionare.
Abbiamo visto, solo nell’ultimo turno di Serie A, scene da brividi all’Allianz Stadium con Chiellini e Dybala, che hanno salutato per l’ultima volta i propri tifosi, e al Maradona con Insigne, l’ultima bandiera napoletana in una squadra che sia avvia verso un profondo cambiamento. Momenti commoventi, ma che non sono stati esenti da critiche. Per qualcuno certe lacrime, quando si è scelto di andar via, sono infatti non così sincere.
Quello che è accaduto in Germania, però, non può essere minimamente criticato. Erling Haaland ha giocato la sua ultima gara con la maglia del Borussia Dortmund, e lo ha fatto davanti ai propri tifosi. Quegli stessi tifosi che sapevano bene che è stato lui a voler andare via, ad accettare che un grande club pagasse la sua clausola per tentare l’avventura in una squadra ancora più grande del Borussia. Avrebbero potuto sentirsi traditi. E invece…
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Il saluto emozionante di Haaland al Borussia
Il muro giallo non si smentisce mai. Non si può parlare di tradimento in un calcio-business come questo, e lo sanno bene. Soprattutto, non si può attaccare chi per quella maglia ha dato tutto, e lascia dopo due stagioni da sogno: 86 gol in 89 presenze non si possono cancellare in un secondo e non meritavano certo fischi e pernacchie.
E così, sia prima che dopo la gara con l’Hertha Berlino, ultima di campionato per il Borussia Dortmund, giocata tra le mura amiche, Haaland si è preso solo applausi e cori da parte del pubblico che lo ha sostenuto e amato fin qui. Basta guardare queste immagini per rendersene conto.
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Un saluto commovente e che ha coinvolto moltissimo anche il bomber norvegese, algido per origini ma caldo per temperamento. Non si è lasciato andare a pianti disperati, privo di quel genere di trasporto che può rasentare anche l’ipocrisia, ma durante il suo ultimo giro di campo al termine del match (bagnato tra l’altro con un ultimo gol su rigore) Erling è apparso visibilmente emozionato.
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Adesso si apre per lui una nuova fase di carriera, alla corte di Guardiola, un tecnico che potrà dargli molto, insegnargli tanto e permettergli di crescere ancora. Una cosa però è certa: difficilmente altrove Haaland riuscirà a trovare lo stesso amore che il muro giallo ha saputo dargli in questi due brevi ma intensissimi anni.