Gianluca Rocchi interviene sulla questione arbitri e Var, all’indomani di una finale di Coppa Italia nervosa e ricca di episodi discussi: le sue parole
Anche questa è stata una stagione senza pace il per il Var. Il sistema tecnologico di aiuto arbitrale ha fatto discutere moltissimo, soprattutto in questo finale di campionato. Gli errori sono stati parecchi, e anche grossolani. Polemiche a non finire, e numerosissime le proteste. Un po’ tutte le squadre hanno avuto da ridire, in particolare Atalanta e Roma, senza parlare di torti arbitrali subiti da squadre come Spezia e Genoa. Una situazione ancora tesa, con il designatore arbitrale Gianluca Rocchi che ha provato a calmare gli animi.
Purtroppo nemmeno la finale di Coppa Italia di mercoledì scorso è stata tranquilla. Anche nella gara tra Juventus e Inter giocata a Roma non sono mancati episodi dubbi e polemici. Ma Rocchi ha provato a difendere il sistema, spiegando che le cose non vanno così male. “Il Var è una grande innovazione per il nostro calcio – ha spiegato il designatore – si tratta di una delle migliori introduzioni nl calcio moderno, e sta portando molta giustizia in più”.
Polemiche sul Var, Rocchi prova a difendere la tecnologia e i giovani arbitri
Tutto sommato nemmeno Rocchi può negare che gli errori ci sono. “Qualche problema rimane – ha detto il capo degli arbitri alla presentazione del libro di Concetto Lo Bello – ma i progressi ci sono”. Poi un passaggio proprio sullo storico direttore di gara. “Lo Bello è stato l’arbitro con la “a” maiuscola. Oggi forse manca un po’ questo”, ha ammesso Rocchi. Da parte sua, quindi, il Var funziona e non c’è motivo di preoccuparsi.
“Siamo in un periodo di transizione – ha spiegato ancora – ci sono molti giovani arbitri che sono in rampa di lancio e che si stanno facendo le ossa. Siamo di fronte a un cambio di generazione importante – ha concluso il capo degli arbitri – e al di là del Var o non Var, ogni arbitro deve essere perfettamente in grado di prendere una decisione chiara”.