Formula 1: la Ferrari è finalmente rinata. Dopo anni di anonimato, la scuderia di Maranello, sembra aver finalmente trovato il bandolo della matassa. La partenza sprint nei primi tre Gran Premi del mondiale 2022, per il Cavallino rampante è stata dirompente, ma a come si è arrivati finalmente ad essere di nuovo competitivi?
Nel Gran Premio di Australia a Melbourne è arrivato un altro successo per la Ferrari guidata da Charles Leclerc. Nei tre Gran Premi disputati finora, sono arrivate due vittorie e un secondo posto. Un inizio ben oltre le più rosee aspettative per il pilota monegasco e per il Cavallino rampante. Dopo appena tre corse la Ferrari e Charles Leclerc sono già in fuga, sia nel Mondiale piloti che in quello costruttori, ma sarà così fino a fine stagione?
Sono trentaquattro i punti di vantaggio per il pilota della scuderia di Maranello sul secondo in classifica, Russell. Si tratta del margine più ampio, riscontrato tra i primi due piloti in classifica, dopo i primi tre GP, dal 2016 ad oggi. Allora fu Nico Rosberg a guidare la classifica piloti del Mondiale di Formula 1, con trentasei lunghezze di vantaggio su Hamilton, secondo classificato.
Il campione del mondo in carica, Verstappen, almeno stando alle sue dichiarazioni, sembra aver accusato il colpo e sembra allo stesso modo, aver già fatto, quasi un passo indietro, nella corsa verso il titolo Mondiale. Le rivali della Ferrari infatti stentano e stanno evidenziando, chi più e chi meno, dei punti deboli a cui, almeno per il momento, non sembrano riuscire a porre rimedio. L’unico “pericolo” vero per Leclerc infatti, stando almeno, a quello che si è visto finora, sembra essere solo il suo compagno di scuderia Carlos Sainz.
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Formula 1, Leclerc e la Ferrari a caccia di una nuova vittoria a Imola nel GP dell’Emilia Romagna
Lo scorso anno fu proprio Carlos Sainz a sopravanzare il pilota monegasco, nella classifica finale del mondiale. Quest’anno però, almeno stando alle prime avvisaglie, le gerarchie sembrano cambiate e lo stesso Sainz è già lontano.
La prossima gara è prevista a Imola, nel corso del weekend tra il 22 e 24 aprile e si svolgerà come sempre, quando si disputa il Gran Premio d’Italia, nell’autodromo intitolato a Dino ed Enzo Ferrari. Il circuito è molto tecnico e potrebbe mettere in risalto ancora di più le qualità della Ferrari, che perde ancora qualcosina, nei confronti di alcune altre case, in termini di velocità massima.
Staremo dunque a vedere, se arriverà o meno, un altro trionfo per Leclerc e per il Cavallino in genere. I tifosi della Rossa ovviamente, sperano che l’incantesimo duri ancora a lungo e sperano altresì, di tornare sul tetto del mondo dopo tanti anni di delusioni, ma intanto se non altro, sono potuti tornare a sognare; Ma chi è stato il principale artefice, di questo ritorno ai fasti di un tempo?
Forse tutto questo incantesimo non è merito di una persona sola. Molto probabilmente infatti, il merito più grande è del team e va diviso tra più artefici. Personaggi come gli stessi piloti, o come Fabio Montecchi, Mattia Binotto, Laurent Mekies, Enrico Cardile e Enrico Gualtieri, hanno tutti insieme contribuito, insieme ai meccanici e a tutti i componenti della squadra, a mettere a punto questo nuovo sogno italiano.
Le parole di Mattia Binotto:
Proprio Mattia Binotto, Team Principal & Managing Director, giorni fa ha parlato di come si è partiti a realizzare la nuova monoposto e in merito alla realizzazione della nuova vettura ha dichiarato:
«La F1-75 è l’espressione del talento, dell’impegno e della passione di ognuno di noi. È la sintesi del lavoro di una squadra che, mai come stavolta, ha affrontato la sfida con uno spirito e un approccio diversi, cercando di spingere al massimo sull’innovazione di ogni componente, di ogni dettaglio, di ogni soluzione. Questo desiderio di innovazione ci ha dato una carica straordinaria nel lavoro quotidiano che si è concretizzata in questa vettura.
Sono orgoglioso del lavoro che abbiamo fatto per progettare la F1-75. Sappiamo che le aspettative sono alte e siamo pronti a misurarci con gli avversari. È la sfida più bella, quella che rende il nostro lavoro così affascinante.
Vorrei che la F1-75 fosse la monoposto che consentirà ai nostri tifosi di tornare ad essere orgogliosi della Ferrari. Abbiamo un obiettivo: alimentare il mito del Cavallino Rampante. Per farlo abbiamo una sola strada: tornare a vincere. Ci vuole una vettura veloce e ci vogliono due grandi piloti. Noi li abbiamo».