L’eliminazione della Svezia dal Mondiale di Qatar 2022 è stata un colpo davvero duro al morale di Zlatan Ibrahimovic. Il campione del Milan non ha potuto dare il suo contributo decisivo per questioni fisiche, entrando solo nei dieci minuti finali della partita decisiva con la Polonia di Lewandowski e Zielinski. E adesso? Cosa succederà nel suo futuro? Alla fine della stagione mancano pochissime partite e una decisione a breve, dovrà per forza essere presa (e forse nella testa, il campione ha già deciso).
Nel frattempo però, c’è ancora un obiettivo importante sulla strada di Zlatan: riportare al Milan lo scudetto. Fin qui il suo contributo alla causa rossonera non è stato decisivo in questa stagione, se non per qualche partita di inizio stagione. Troppi i problemi fisici, troppi gli stop che non gli hanno mai permesso di entrare in condizione.
Ma alla fine del campionato mancano otto partite di straordinaria importanza, e la sensazione è che Ibra voglia tornare ad essere un fattore sul campo. Probabilmente non già dalla gara con il Bologna, che potrebbe anche non vederlo protagonista. Ma già dalla successiva potrebbe tornare titolare, con la voglia di spaccare il mondo. Un’ultima impresa prima di lasciare? Ecco il suo pensiero al riguardo.
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Partiamo dai fatti: Ibrahimovic ha un contratto in scadenza con il Milan al giugno 2022, finora non ha rinnovato e anche in Nazionale non è riuscito a portare la Svezia ai Mondiali. Per poter andare avanti, in campo, servirà dunque un rinnovo in questi mesi, oppure una nuova soluzione, magari un’altra avventura importante in qualche campionato minore.
Ma di rinnovo finora non si è parlato mai seriamente con il Milan. La società sta guardando con attenzione al futuro, e il futuro, nel lungo periodo, non può portare a Zlatan. Anche per questo, forse, Ibra si è visto costretto a lasciare aperto lo spiraglio per un ritiro.
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Tuttavia, la sua volontà sarebbe un’altra: andare avanti finché il fisico reggerà. “Continuo finché posso“, ha affermato subito dopo la sconfitta con la Polonia, a caldo. La sua volontà sarebbe quella di andare avanti finché riuscirà a dare il proprio contributo alle squadre per cui gioca, finché avrà una buona forma e una buona salute. E questo, nel suo pensiero, vale sia per la Svezia che per il Milan. Insomma, per ora Zlatan si sente ancora un calciatore. Vedremo se riuscirà a convincere anche la società rossonera in queste ultime otto partite.
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