La seconda avventura di Romelu Lukaku al Chelsea è arrivata a una svolta fondamentale. Il centravanti belga, dopo le polemiche degli scorsi mesi e le diatribe con società e allenatore, ha ritrovato fiducia e coraggio, e sta trascinando i Blues nella Coppa del Mondo per Club, in corso ad Abu Dhabi. Alle 17.30 (ora italiana) del 12 febbraio la squadra londinese è chiamata all’ultimo sforzo: la finale contro il Palmeiras, formazione brasiliana che ha vinto l’ultima edizione della Libertadores.
Una finale che la squadra di Tuchel è riuscita ad agguantare senza troppi sforzi anche grazie al bomber ex Inter, che con una zampata da killer d’area di rigore è riuscito a sfruttare uno svarione di Al Shahrani e a regalare la vittoria ai Blues nella semifinale contro la squadra araba dell’Al-Hilal.
Il difficile arriva però adesso. Perché il Chelsea, che fin qui non ha fatto strabuzzare gli occhi, dovrà vedersela con una formazione insidiosa e ricca di talento, cercando tra l’altro di sfatare anche un tabù. Nella sua storia la squadra inglese non ha mai conquistato la Coppa del Mondo per Club, perdendo nel 2012 contro un’altra formazione brasiliana, il Corinthians. Va detto che anche per il Palmeiras vale lo stesso: mai nessun successo, e sconfitta in finale nel 1999 contro una formazione inglese, il Manchester United. Comunque vada, sarà dunque una storica prima volta.
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Sarà dunque un’occasione storica per Lukaku quella di questo pomeriggio. Una chance più unica che rara per conquistare il suo primo trofeo con la maglia del Chelsea, e probabilmente anche l’unico a livello internazionale, considerando che il suo futuro a Londra è tutto meno che sicuro nella prossima stagione.
In una bacheca che, nonostante il suo talento, non trabocca di trofei, la chance va assolutamente sfruttata, e lo sa bene anche lui. Sembrano così lontani i tempi in cui si contendeva il derby di Milano e il predominio sulla città con Zlatan Ibrahimovic (uno che in bacheca di trofei ne ha diversi in più). Oggi Lukaku si gioca una buona fetta della sua carriera ad Abu Dhabi, in un contesto diverso, per certi versi esotico, ma da non sottovalutare.
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Riuscirà il centravanti belga a mandare definitivamente in soffitta le diatribe con l’ambiente Blues e il tecnico Tuchel, scrivendo per sempre il suo nome nella storia del club? Lo scopriremo solo questo pomeriggio. Appuntamento in diretta streaming su YouTube alle 17.30 (unico modo per poter assistere legalmente al match in Italia).
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