Marco Pantani il 13 gennaio compiva gli anni, dopo il ciclismo era il calcio la sua più grande passione. Uno sportivo andato via troppo presto, diventato uomo della leggenda per quanto compiuto in sella alla bici.
Il ricordo di Marco Pantani è sempre vivo nei cuori di chi ne ha visto le gesta sportiva. Così, il 13 gennaio è l’occasione per ricordarlo – ancora una volta – oggi avrebbe compiuto 52 anni, e probabilmente sarebbe stato un volto televisivo apprezzato.
Era un uomo genuino, forse anche troppo in un mondo che prima lo ha osannato e poi lo ha pugnalato alle spalle. La sua storia sportiva è stata eclatante, il suo massimo splendore fu quando trascinò una nazione intera prima alla conquista del Giro d’Italia e poi al Tour de France. Tutto finché non si aggiunse qualcosa che con il ciclismo aveva poco da spartire, l’uomo – prima ancora che l’atleta – meritava un maggior rispetto.
Se il mondo dello sport lo rimpiange è perché Pantani diede tutto. Il ciclismo con lui trovò una nuova epoca, ma anche le altre discipline si unirono nel ricordo di Marco Pantani e ne sono ancora coinvolte.
Una squadra per l’indimenticato Pirata
Marco Pantani amava il calcio ed era tifosissimo del Milan. Una passione mai nascosta nella sua regione, spesso era accompagnato da una maglia rossonera in trasferta. Era presente all’addio al calcio di Franco Baresi e da ragazzino giocò anche, ma le sue gambe erano decisamente migliori quando impugnavano i pedali.
Del Pirata tifoso di calcio si hanno vari estratti, vide praticamente l’epopea dei rossoneri di Sacchi e Van Basten, ma anche il Milan stellare di Fabio Capello. Fino a quel 1999, che fu un anno di rinascita per il club rossonero e di sciagure per il nostro ciclista.
La memoria vive ancora e in Sicilia è ricordato con affetto da un’intera comunità. A Villarosa, infatti, una squadra di calcio ha preso proprio il suo nome per dare il via alle attività. In provincia di Caltanissetta si gioca in Terza categoria ma con il nome “Marco Pantani”, la formazione è fatta da migranti e ha un valore molto sociale in campo.
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Il calcio come modo di farsi conoscere e apprezzare, ma anche per creare cultura del rispetto. Valori che piacevano a Pantani e riproposti da questa squadra, che ebbe modo di incontrare lo stesso ciclista nel gennaio 2003. E da quel piacevole incontro e dalle disponibilità poi mostrata, la squadra di calcio è stata dedicata alla sua memoria.