La sfida tra Inter e Juventus mette in risalto Paulo Dybala come bomber di Supercoppa. L’argentino ha una storia tutta particolare nelle finali sin qui giocate, il suo recupero potrebbe essere una chiave decisiva.
La Supercoppa Italiana è un obiettivo da non perdere per la Juventus. La squadra bianconera potrebbe dare un senso alla stagione conquistando il primo trofeo stagionale dando così almeno continuità a quel lungo ciclo che vuole la Juventus sempre vincente – almeno di una coppa – dal 2011-12.
Un’annata storica, che cambiò il destino di molti. Paulo Dybala giocava nella Serie B argentina all’epoca, fu notato dal Palermo e portato in Italia per 12 milioni di euro. Magie e meraviglie portarono il talento a indossare la maglia bianconera per circa 40 mln, entrando così nell’emisfero bianconero. Il talento partì subito a razzo per quanto riguarda le vittorie, il primo premio conquistato fu proprio una Supercoppa.
L’edizione 2015-16 portò a sfidare la Juventus campione d’Italia contro la Lazio che vinse la Coppa Italia. Una partita che fu dura nel primo tempo e trovò modo di sbloccarsi. I gol furono realizzati da Mario Manduzkic con una rete da bomber e lo stesso Dybala con il sigillo del raddoppio. I bianconeri festeggiarono a Shangai, l’argentino ebbe la soddisfazione di esser stato il migliore in campo in quella finale.
La musica cambiò nell’edizione successiva di Doha. Juventus e Milan bloccate sul pari, tempi supplementari e poi calci di rigore. Una lotteria dove cambia tutto, le emozioni si intersecano, è più facile sbagliare. Così, Paulo Dybala contro Gigio Donnarumma tirò il rigore decisivo e lo consegnò direttamente al portiere, che respinse quasi come un anticipo di quanto accaduto ad Euro 2020. Vittoria del Milan e rimpianti bianconeri, le immancabili lacrime di Dybala e il rimpianto del ritorno a casa.
Fu amara anche la finale dell’Olimpico giocata il 13 agosto del 2017. La Juventus era sicura di trionfare, e questa sicurezza divenne l’arma a doppio taglio. La Lazio andò in vantaggio sul 2-0, ci fu poi tanto olio di gomito e soprattutto un super Dybala a rimettere in pari il match. Il gol dell’85° minuto per accorciare e il rigore – stavolta realizzato – al 90°. 2-2, ma le partite terminano solo al fischio dell’arbitro, la Lazio segnò nel recupero con Murgia vincendo il titolo davanti al pubblico di casa.
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Un altro gol di Dybala è arrivato ancora con la Lazio, a renderlo quasi un bomber triste. È Riyahd il teatro del match, vantaggio laziale di Luis Alberto, pari dell’argentino a fine primo tempo… Lazio poi vincente con Lulic e Cataldi nella ripresa. Era la Juve di Sarri, il numero 10 aveva comunque un’incidenza maggiore e una responsabilità ben minore rispetto a quella attuale.
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