Filippo Bandinelli è il saggio metronomo dell’Empoli. Uno dei centrocampisti italiani sicuramente da osservare per il prossimo futuro.
L’Empoli è sempre più un laboratorio di buona prospettive. La stagione toscana, sin qui positiva avendo superato già venti punti in campionato, è un continuo modo di mettersi in mostra per i propri talenti.
La squadra biancazzurra è particolar mente brava perché ha dei giovani promettenti cresciuti dal proprio settore giovanili, ha dei prestiti interessanti che si stanno lanciando, nonché calciatori pronti e maturi per la categoria. Molti avevano delle remore su Filippo Bandinelli, ma il campionato ha saputo smentire i più scettici.
Il centrocampista centrale si è rivelato un elemento prezioso secondo gli schemi di Aurelio Andreazzoli, diventando un calciatore totale in tutte le contese del match. Nell’Empoli abbondano le alternative, la rosa è stata costruita con criterio e il centrocampista azzurro ne fa parte con merito e sacrificio. È uno dei tanti che hanno fatto gavetta in Serie B, mostrando sempre qualcosa in più di stagione in stagione. Arrivato dal Sassuolo, Filippo Bandinelli ha dimostrato di valere una maglia da titolare e di essere un elemento con tanti margini di crescita.
Il boom all’esordio
Filippo Bandinelli ha iniziato la sua avventura ad Empoli la scorsa estate, le buone ambizioni non sono mai mancate. Il gruppo con Alessio Dionisi ha subito veleggiato verso il primato, mostrando gioco corale e caratteristiche nei singoli importanti.
Lo stesso Bandinelli ne è stato punto di forza, diventando il perno centrale di una mediana spesso a tre uomini. Centrocampo di peso che integrava il golden boy Samuele Ricci e un altro elemento in alternanza.
Le soddisfazioni non sono mai mancate, la promozione conquistata è una pelle cucita addosso con tante buone prestazioni. All’approdo in Serie A, subito un marchio di fabbrica che di certo non scorderà più. L’esordio con la Lazio è stato spiazzante quando è stato proprio Bandinelli a sbloccare il match, facendolo con autorevolezza e con tutto il pubblico di Empoli ad applaudirlo nella prima casalinga.
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Un esordio da non dimenticare, così come gli sforzi dello stesso Empoli nel girone d’andata, brava ad alternare varie volte i suoi centrocampisti per esprimersi al meglio. Bandinelli ha dovuto anche aspettare il suo turno, ma si è dimostrato sempre un ragazzo pronto. Nel derby contro la Fiorentina, subentrato dalla panchina, ci ha messo un piede decisivo per il pareggio, con la rimonta completata da Pinamonti per 2-1 finale. La vittoria del derby fu dedicata poi ad Andreazzoli, che aveva perso il fratello.