Il calcio portoghese con la sua Liga può diventare grande anche in Europa? In primavera, con l’emergere delle coppe europee, vedremo quale sarà la reale portata dei club lusitani.
Una coppa per il Portogallo? Le squadre di club da anni attendono maggior gloria per quanto riguarda le competizioni europee, dopo anni di magra e di belle prestazioni poi non concretizzate. Il bello – o anche il brutto – del calcio portoghese è di regalare anche illusioni di vittorie, che vengono vanificate proprio nel momento della massima sicurezza.
Il Porto ne è l’esempio, i biancoblu quando vanno in campo credendo di aver vinto… lì incominciano i dolori. In caso contrario diventano praticamente imbattibili, la lezione data alla Juventus nelle passate stagioni fa riflettere come il calcio portoghese possa essere letale. Il Porto, per altro, è l’ultima delle squadre portoghesi ad aver vinto la Champions League, era il 2004 e c’era Josè Mourinho, poi sono passate altre generazioni a fare calcio più o meno bene.
Tempi passati, il quel Porto ne è rimasto il ricordo, dell’attuale c’è il mastodontico Pepe, 38 anni e nessuna voglia di lasciare il suo posto in difesa. C’è Sergio Oliveira, che doveva andare alla Fiorentina e poi è rimasto, nonché qualche giovane interessante, già quotatissimo. Il Porto non è una gioielleria economica, anzi.
Sporting Lisbona da cuori forti
Il calcio portoghese è un movimento in espansione, lo Sporting Lisbona ne è la dimostrazione. La conquista della Primera Liga ha ringarzullito l’ambiente biancoverde, che ha dimostrato il suo gioco con semplicità e buona manovra tattica.
Lo Sporting lo ha fatto anche in Europa, senza sprezzo del pericolo. La qualificazione agli ottavi di Champions League, a discapito del Borussia Dortmund, è davvero tanta roba, considerando la situazione dei biancoverdi qualche anno fa.
Situazione diversa in casa Benfica, qualche problema societario che si sta risolvendo e una rosa in espansione, tra calciatori al loro massimo potenziale e tanti elementi offensivi da poter proporre sul mercato anche a gennaio. La rescissione di Jorge Jesus ha lanciato Verissimo in panchina, altri volti su cui puntare.
La Primeira Liga è un torneo in espansione, ancora frenato da un movimento che sembra dover rincorrere la celebrità. Il turno di campionato, in alcuni casi, si spalma all’inverosimile, nove orari per cinque giorni di partite, dal venerdì al martedì, in effetti si esagera.
POTREBBE ANCHE INTERESSARTI >>> Campioni ma retrocessi: che storie in Italia!
Il livello del torneo sembra essere scaglionato. Le tre big già citate, il Braga e qualcun’altra sporadica, poi una serie di compagini che farebbe fatica anche nella nostra Serie B per qualità di organico. Calcio portoghese da rivedere, dunque: per un trofeo europeo bisognerà crescere tutti insieme.